La città contemporanea si è andata nel tempo configurando attraverso molteplici processi, nella quasi totalità dei casi incompiuti: il disordine metropolitano appare ormai come carattere dominante. Da questa costatazione nascono le riflessioni dell'autore e la sua proposta di analizzare quegli aspetti del caos che posseggono valenze positive e inesplorate, valenze da salvaguardare attraverso un più esteso ed attuale concetto di tutela ambientale. li percorso proposto in questo volume si delinea attraverso autori ed opere di alto valore intrinseco ed esemplare. Dall'esame del metodo di progettazione di Adalberto Libera, fondato sul tema dell'unità del comporre, fino al caso di Ferdinandopoli, «città ideale» di impronta illuminista, realizzata solo frammentariamente nella seconda metà del '700 a San Leucio (Caserta) e progressivamente investita da un lento degrado. Esempi architettonici che portano ad una riflessione sull'immagine della città contemporanea dove unità e frammento convivono in un consolidato equilibrio all'interno del quale si possono leggere figurabilità finora inespresse. La questione delle tecniche esecutive affronta, infine, i temi ipotizzati alla luce dell'esecuzione dell'oggetto architettonico, considerando aspetti e valori dell'«apparenza» tettonica delle fabbriche del Moderno.

Cherubino Gambardella, architetto, divide la sua sfera d'interessi tra la ricerca e la libera professione. Alcuni suoi progetti sono stati menzionati in premi e concorsi. Il suo lavoro di ricerca è stato illustrato in riviste quali Abacus, Casabella, Ricerca e Progetto. Tra le pubblicazioni E Sogno Bianco, architettura e mito mediterraneo nell'Italia degli anni '30 (Napoli, 1989) e Progettare la visione, due esperienze di disegno ambientale (Napoli, 1990).