Gli anni napoleonici (1796-1814) furono portatori di grandi, improvvisi e irreversibili mutamenti nella società italiana. Crollato il potere della classe nobiliare, ridimensionato quello della Chiesa e del clero, si trovarono sbalzati al vertice nuovi raggruppamenti politici, rappresentati in larga misura dagli intellettuali e dai ceti economici affluenti. Essi si dimostrarono uniti nella speranza dell'indipendenza italiana, spesso divisi nelle vie per raggiungerla. Isolati dalla massa della popolazione, osteggiati da un ambiente civile ancora legato al passato, invisi per la forzata solidarietà con l'occupante francese, seppero tuttavia trovare il coraggio per lottare finché mutò la sorte avversa e le porte si aprirono alla speranza. In quegli anni si formò la classe politica moderna, qui prese coscienza di sé, da qui è iniziato il suo cammino. La borghesia ardente e malsicura, eroica e discorde del 1848 è figlia delle repubbliche cisalpine.

l libro narra di questa nascita e di queste vicende.

Nino Del Bianco si occupa di critica storica con particolare riguardo al periodo napoleonico. Ha scritto su "Storia Dossier", "Historia", "Padania". Ha collaborato a "Il corriere del Ticino", "L'Indipendenza", "Il Piccolo", il "Messaggero Veneto". Nel 1991 ha pubblicato per Studio Tesi una biografia di Fermo Solari.