Individuazione di aree marginali in due regioni del Mezzogiorno: Abruzzo e Calabria

Raimondo Bosco

Individuazione di aree marginali in due regioni del Mezzogiorno: Abruzzo e Calabria

Edizione a stampa

16,50

Pagine: 112

ISBN: 9788820465896

Edizione: 1a edizione 1991

Codice editore: 2000.588

Disponibilità: Nulla

L'evoluzione dell'economia italiana ha evidenziato l'importanza dei fattori di sviluppo ,sedimentati,, nel territorio e nell'ambiente locale e quindi l'esigenza che le politiche di intervento e di regolazione sociale tengano conto dei differenziali di sviluppo tra le diverse aree. In quest'ottica è emersa sempre più l'inadeguatezza delle partizioni amministrative, come riferimento per la programmazione economica e la necessità di individuare nuove partizioni ancorate a variabili economiche e sociali. Studi recenti hanno dimostrato che, quando gli aspetti che si pongono alla base delle suddivisioni sono esprimibili mediante opportuni indicatori, il problema della ripartizione territoriale può essere efficacemente affrontato con metodologie statistiche multivariate.

Obiettivo dei presente studio è quello di proporre l'applicazione di una metodologia di ripartizione territoriale per l'individuazione di aree omogenee, e, in particolare, di aree "marginali", come strumento per orientare le politiche di sviluppo. Essa viene in particolare proposta per cogliere i divari territoriali interni a due regioni del Mezzogiorno, l'Abruzzo e la Calabria, per verificarne il grado di rispondenza rispetto a situazioni socio-economiche differenziate. Dallo studio emergono indicazioni interessanti sulla geografia della marginalità nelle due regioni, che, se da un lato confermano la maggiore gravità della situazione calabrese, dall'altro evidenziano che per aree significative dell'Abruzzo è ancora necessario l'intervento straordinario. Il volume si rivolge agli studiosi dei problemi del Mezzogiorno, agli operatori pubblici e privati e a tutti coloro che, a vario titolo, si interessano ai problemi di geografia dello sviluppo economico.

R. Bosco è direttore di ricerca dell'lsril e consulente dell'Ufficio studi economici della Confcommercio. Autore di saggi e pubblicazioni sui problemi dello sviluppo del Mezzogiorno, per F. Angeli, insieme ad altri autori, ha pubblicato il volume Grande impresa e artigianato.

1 Introduzione
2. La definizione di area marginale
3. li problema della ripartizione
4. Definizione di criteri e modelli per la individuazione di aree svantaggiate o "marginali" nella letteratura recente
4.1. Premessa
4.2. Lo studio di F. Sforzi
4.3. Lo studio dell'Istat
4.4. Lo studio di Mancinelli, Paone, Pasca
5. Una nuova proposta metodologica per l'individuazione di aree marginali
5.1. Premessa
5.2. L'impiego del modello Isers per la individuazione dei "poli"
5.2.1. L'applicazione del modello Isers all'Abruzzo
5.2.2. L'applicazione del modello Isers alla Calabria
5.3. Criteri di selezione delle aree "marginali" all'interno del sottoinsieme di comuni che non sono "poli"
5.3.1. Premessa
5.3.2. Gli indicatori demografici
5.3.3. Gli indicatori socio-economici
5.3.4. Gli indicatori di accessibilità
6 I risultati dell'analisi statistica
6.1. Linee generali
6.2. L'Abruzzo
6.2.1. L'analisi in componenti principali
6.2.2. La cluster analysis
6.2.3. Caratteristiche demografico-produttive dei comuni individuati
6.2.4. La dislocazione sul territorio dei comuni marginali
6.3. La Calabria
6.3.1. L'analisi in componenti principali
6.3.2. La cluster analysis
6.3.3. Caratteristiche demografiche e produttive dei comuni individuati
6.3.4. La dislocazione territoriale dei comuni rnarginali
7. Conclusioni
7.1. Sintesi dei risultati
7.2. Indicazioni per le politiche di sviluppo
Riferimenti bibliografici


Contributi:

Collana: Varie

Argomenti: Economie locali, economia regionale

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