lvan leonidov (1902-1960) è senz'altro la figura dominante del costruttivismo russo ed una delle più interessanti dell'architettura di tutti i tempi.

Come Boullèe non ha realizzato praticamente nessuno dei suoi grandi progetti, ma la sua opera disegnata ha esercitato e continua tuttora ad esercitare una grande influenza sulle nuove generazioni di architetti.

Storicamente egli rappresenta la chiave di volta per comprendere quella dialettica tra architettura della speranza e architettura del ricordo che nella seconda fase del costruttivismo portò all'inevitabile autodistruzione dell'avanguardia storica.

Oggi a quindici anni di distanza dalla sua scomparsa, viene per la prima volta pubblicata in Occidente questa monografia sovietica che ha l'indiscutibile pregio di fornirci una documentazione di prima mano e quasi totalmente inedita. Essa costituisce, per coloro che seguono l'affascinante dialettica dell'architettura sovietica, una prova della vivacità e dell'intelligenza deva nuova storiografia nell'Urss. Constatazione che non ci è certo possibile fare dì fronte alle valutazioni anticomuniste dei nostri vecchi giornalisti d'architettura.

Il libro di Aieksandrov e Chan-Magomedov (quest'ultimo già noto per i suoi saggi su Ginzburg e Mel'nikov) ci offre la possibilità di proporre la straordinaria opera di Leonidov come l'arma migliore per combattere il grigiore nell'architettura.

l'edizione italiana ha riportato integralmente l'iconografia del testo sovietico curata da A.Leonidov. I. Kuz'min, N. Paviov, M. Barsc e N. Soklov. Inoltre è stata inserita una Appendice comprendente i progetti degli studenti dì

A.Leonidov e i documenti della polemica Meonidov-Nordvinov.