L'architettura del carcere a custodia attenuata.

Luigi Vessella

L'architettura del carcere a custodia attenuata.

Criteri di progettazione per un nuovo modello di struttura penitenziaria

Il volume si concentra nell’elaborazione di strumenti organizzativo-funzionali per le strutture a custodia attenuata in regime aperto e nella definizione di soluzioni architettoniche in cui il carattere residenziale e domestico delle strutture prevalga sugli schemi tipologici e distributivi tipici degli edifici penitenziari tradizionali.

Edizione a stampa

42,00

Pagine: 304

ISBN: 9788891729491

Edizione: 1a ristampa 2018, 1a edizione 2016

Codice editore: 1330.99

Disponibilità: Discreta

Pagine: 304

ISBN: 9788891738004

Edizione:1a edizione 2016

Codice editore: 1330.99

Possibilità di stampa: No

Possibilità di copia: No

Possibilità di annotazione:

Formato: PDF con DRM per Digital Editions

Informazioni sugli e-book

Per lungo tempo il tema delle architetture penitenziarie è stato trascurato dalla cultura architettonica contemporanea, lasciando che la progettazione delle strutture carcerarie fosse il risultato inevitabile della sovrapposizione tra prassi desuete, norme di sicurezza stringenti e contenimento dei costi di costruzione, a discapito della qualità dello spazio interno e dell'efficacia del trattamento. Oggi, che il tema della detenzione è giunto all'attenzione dell'opinione pubblica in maniera più insistente e i problemi a essa connessi sono diventati ormai insostenibili, sempre di più ci si è resi conto della necessità di un sistema penitenziario più efficiente e in grado di produrre cambiamenti positivi nei reclusi. Risulta quindi necessario ripensare l'architettura della detenzione in termini di qualità dello spazio e rispetto della dignità degli individui, attraverso nuove modalità di detenzione e soprattutto tramite un'azione progettuale consapevole, espressione di un atteggiamento culturale rinnovato, che rafforza il valore rieducativo della pena senza considerarla mera limitazione temporanea di alcuni diritti. La definizione di strutture penitenziarie a trattamento responsabilizzante sembra essere la soluzione più appropriata e proprio in questo senso si muove il modello della custodia attenuata che concilia al suo interno trattamento rieducativo, attività di responsabilizzazione e qualità dello spazio.
Il volume si concentra nell'elaborazione di strumenti organizzativo-funzionali per le strutture a custodia attenuata in regime aperto e nella definizione di soluzioni architettoniche in cui il carattere residenziale e domestico delle strutture prevalga sugli schemi tipologici e distributivi tipici degli edifici penitenziari tradizionali.
Lo studio punta a individuare i principi indispensabili a una progettazione efficace, quali: la localizzazione, il dimensionamento, l'organizzazione spaziale, la tipologia dello spazio abitativo e, ultima ma non meno importante, la razionalizzazione dei flussi interni. Gli elementi chiave individuati sono stati sintetizzati in una serie di criteri progettuali generali con l'obiettivo di risolvere il rapporto tra modello funzionale e struttura tipologica, ovvero tra schema di funzionamento e configurazione planimetrica dell'edificio, nonché il rapporto tra l'edificio e la struttura urbana su cui insiste.

Luigi Vessella, dottore di ricerca in Tecnologia dell'architettura, svolge attività di ricerca nell'ambito dei progetti FP7 e Horizon 2020 finanziati dalla Comunità Europea, e collabora alle attività di ricerca del Dipartimento di Architettura (DIDA) dell'Università degli Studi di Firenze presso cui è cultore della materia in Tecnologia dell'architettura. Dal 2011 collabora all'attività didattica del prof. Carlo Terpolilli nei laboratori di Tecnologia dell'architettura e Progettazione architettonica. È iscritto all'Ordine degli Architetti di Firenze ed è autore di saggi su temi di architettura.

Giovanni Zannoni, Essere dentro, essere fuori
Antonella Paloscia, Prefazione
Premessa
Lo spazio della detenzione
(Lo spazio della detenzione nella storia; Il carcere attraverso le riforme del 1700; Il carcere in America dopo l'indipendenza; Tipologie penitenziarie del Novecento; Alcune esperienze europee; Il carcere in Italia)
Analisi tipo-morfologica delle tipologie penitenziarie più diffuse
(L'edificio a corte; L'edificio a disposizione radiale; L'edificio a palo telegrafico; L'edificio a corpi edilizi differenziati; L'edificio compatto; L'edificio a palo telegrafico moderno; Tre esempi di architettura carceraria in Italia)
Il nuovo modello della custodia attenuata
(La custodia attenuata: le origini del nuovo modello; La sorveglianza dinamica)
I casi studio internazionali
(Premessa; La prigione di Halden, Norvegia; Il nuovo Justizzentrum a Leoben, Austria; La nuova prigione di East Jutland, Danimarca; Il nuovo istituto femminile Gran valley institution, Canada; Istituto detentivo per madri Justizvollzugsanstalt III, Germania; Detention centre Vordernberg, Austria; Prigione Bast•y, Norvegia)
Il progetto della casa a custodia attenuata
(La detenzione nella società contemporanea; Un nuovo soggetto/una nuova struttura; Riuso o nuova costruzione)
Criteri generali di progettazione
(Approccio generale; Localizzazione; Tipologia; Aree funzionali e organizzazione spaziale; Organizzazione a nuclei residenziali; Gli utenti e le funzioni)
Corrado Marcetti, Postfazione
Bibliografia.

Contributi: Corrado Marcetti, Antonella Paloscia, Giovanni Zannoni

Collana: Ricerche di tecnologia dell'architettura

Argomenti: Progettazione architettonica e urbana - Architettura degli interni, allestimento e scenografia

Livello: Studi, ricerche

Potrebbero interessarti anche