L'attuale scenario competitivo ha reso le aziende più attente alla pianificazione strategica e sensibili all'utilizzo di strumenti di gestione evoluti. E il ricorso all'outsourcing, da parte di imprese e banche, consente indubbiamente di realizzare iniziative innovative, elastiche e flessibili, anche in un contesto ambientale estremamente dinamico e mutevole.

Tale strumento, infatti, permette di concentrare l'attività manageriale, le risorse finanziarie e gli investimenti sulle attività ritenute essenziali al business dell'azienda, garantendo un vantaggio competitivo rispetto alla concorrenza. Da qui, anche una migliore riorganizzazione interna delle risorse umane che vengono convogliate sulle attività di core business, mediante l'attribuzione di funzioni specialistiche a soggetti esterni.

Obiettivo di questo lavoro è quello di fornire un'analisi sull'impiego dello strumento outsourcing, esaminandone anzitutto le caratteristiche generali e, in un secondo momento, verificandone le principali applicazioni nel mondo bancario italiano nel corso degli anni '90.

In sostanza, il lavoro intende sia dare una visione d'insieme dello strumento outsourcing, sia approfondire, inquadrandoli nelle varie aree di attività della banca, quali sono gli aspetti strategici, economici ed organizzativi che sempre accompagnano una decisione di questo tipo.

Giovanni Bronzetti è professore a contratto di Tecnica professionale presso la Facoltà di Economia dell'Università degli Studi di Firenze, nonché dottore commercialista e revisore contabile. Tra i suoi scritti si ricordano gli articoli riguardanti i falsi in bilancio e le problematiche relative all'iscrizione e alla valutazione delle partecipazioni nel bilancio di esercizio.