La cultura architettonica carolingia

Gianluigi Ciotta

La cultura architettonica carolingia

Da Pipino III a Carlo il Grosso (751-888)

I restauri di numerosi edifici medievali hanno messo in luce cospicui resti di edifici carolingi. I dati emersi da queste scoperte e gli studi sulle singole fabbriche consentono di operare la ricostruzione icnografica di numerosi organismi architettonici, di evidenziare il valore comunicativo che le architetture carolinge manifestano per esaltare la carica ideologica della concezione politico-religiosa della corte, di delineare un profilo del processo di formazione e di sviluppo dell’architettura carolingia...

Edizione a stampa

39,00

Pagine: 480

ISBN: 9788856812039

Edizione: 1a ristampa 2012, 1a edizione 2010

Codice editore: 1579.3.1

Disponibilità: Discreta

Volume corredato da numerose illustrazioni.

Nelle architetture edificate da Carlomagno (771-814) e da Ludovico il Pio (814-840), le prassi costruttive tardoantiche s'integrano con elementi della vitale tradizione merovingia, creando un'architettura varia e coerente con le nuove esigenze politiche e religiose sorte con il programma politico introdotto dalla corte carolingia. Tale architettura si concreta nella realizzazione di edifici caratterizzati da un senso di magnificenza, reso manifesto con un linguaggio vigoroso nel quale si fondono in un processo di integrazione spirituale: l'uso di sistemi costruttivi articolati, l'adozione di dosati rapporti proporzionali, la disposizione ordinata e funzionale degli spazi e degli arredi liturgici e la composizione di masse grandiose e slanciate alle estremità degli edifici.
La formazione di governi autonomi nell'impero carolingio dopo il trattato di Verdun (843) indebolì l'unità imperiale favorendo la creazione di particolarismi politici e contribuì, altresì, ad accentuare nell'architettura carolingia il processo di polarizzazione attorno a schemi icnografici già sperimentati nei due principali centri di elaborazione artistica dell'Impero (Neustria e Austrasia).
L'indebolimento dell'unità politica e culturale non riuscì, tuttavia, ad arrestare lo slancio creativo dell'architettura carolingia della seconda metà del nono secolo, a giudicare non solo dalla ricchezza di soluzioni adottate nelle articolazioni delle cripte, nelle varietà e grandiosità delle composizioni delle masse realizzate nelle architetture di quell'epoca (Westwerke), ma anche dall'eredità di vigorosi partiti architettonici e decorativi tramandati agli architetti delle generazioni successive

Gianluigi Ciotta, architetto e professore ordinario dal 1990, insegna Storia dell'architettura antica e medievale nella Facoltà di Architettura di Genova. In qualità di direttore del Dipartimento Polis nell'Università degli Studi Genova, di professore di Storia dell'architettura antica alla Scuola Archeologica di Atene, di coordinatore nazionale di ricerche interuniversitarie su temi di storia dell'architettura antica in Asia Minore e in Grecia, e di direttore responsabile dei "Quaderni di Storia dell'architettura del Dipartimento Polis" di Genova, ha organizzato numerose manifestazioni culturali e convegni nazionali e internazionali. La sua ampia e densa produzione scientifica comprende saggi in riviste specializzate e libri di storia dell'architettura antica, medievale e moderna.



Introduzione
Tavole sinottiche
(Tavole cronologiche; Tavole genealogiche)
Abbreviazioni bibliografiche principali
Fonti e Studi
Il regno di Pipino III (751-768)
(Pipino III, Fulrado e Crodegango, protagonisti della formazione del regno carolingio; Romainmôtier. Ampliamento della chiesa; Coira. Cripta anulare della chiesa di San Lucio; Saint-Denis presso Parigi. Basilica di San Dionigi; Metz. Centro episcopale; Roma. Architetture realizzate durante i pontificati di Stefano II (752-757) e Paolo I (757-767). La 'Capella Regnum Francorum' in Vaticano)
L'Europa dei Carolingi e il Sacro Romano Impero
(Programma politico-culturale di Carlomagno (771-814) nell'Europa carolingia; Ingelheim, Aquisgrana, Paderborn. Residenze imperiali; Lorsch, Fulda, Corbie, Centupla/Saint-Riquier. Grandi abbazie; Germigny-des-Prés (Neustria). Oratorio del San Salvatore; Ratisbona (Baviera). Chiesa e cripte di Sant'Emmerano; Ginevra, Lione, Grenoble e Vienne. Centri episcopali; Saint-Maurice-d'Agaune. Abbazia di San Maurizio; Müstair, Disentis, Malles, Saturno. Chiese ad aula; Interventi edilizi e decorativi nell'Italia settentrionale; Roma. Architetture realizzate durante i pontificati di Adriano I (772-795) e di Leone III (759-816))
L'Impero carolingio. Da Ludovico il Pio a Carlo il Grosso (814-888)
(Verso la disgregazione degli ideali imperiali; San Gallo, Monastero; Colonia. Cattedrale dei SS. Pietro e Paolo; Reichenau. I monasteri di Mittelzell, Niederzell e Oberzell; Inden/Kornelimünster. Monastero del San Salvatore; Steinbach, Seligenstadt, Höchst ed Hersfeld. Grandi abbazie frantone; Lione. Basilica di San Giusto; Déas/Grandlieu. Chiesa e cripte di San Filiberto; Fontanelle presso Saint-Wandrille. Monastero e chiesa di San Pietro; Reims. Chiesa del San Salvatore. 'Westwerk'; Corvey. Chiesa dei Santi Stefano e Vito. Cripta e 'Westwerk'; Werden. Chiesa abbaziale del San Salvatore. Cripte di San Ludgero e 'Westwerk'; Saint-Denis. Cripta a navate della basilica di San Dionigi; Soissons. Chiesa di San Medardo. Cripte a gallerie; Auxerre e Flavigny. "Cripte inferiori" e "Cripte superiori" delle basiliche di San Germano e di San Pietro; Interventi edilizi e decorativi nell'Italia del nono secolo: Milano e Farfa; Roma. Architetture realizzate dai pontefici Pasquale I (817-824), Leone IV (847-855) e Giovanni VIII (872-882)
Conclusioni
Bibliografia generale
Indice dei principali autori
Indice dei principali nomi di persona
Indice dei nomi delle principali architetture
Indice delle illustrazioni.

Contributi:

Collana: Storia dell'architettura e della città

Argomenti: Teorie e storia dell'architettura

Livello: Studi, ricerche - Textbook, strumenti didattici

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