Negli ultimi tempi, in modo particolare, si parla molto di cultura, specie per il diffondersi di manifestazioni attinenti di ogni tipo (ad esempio le mostre di pittura).

Ma che cosa è la cultura, quali sono i suoi contenuti, esiste una cultura urbana?

Una concezione di questa viene spesso opposta a quella della campagna, in una visione negativa della città, opposta ad una visione positiva dell'ambiente rurale, enfatizzato dalla riscoperta di molti prodotti enogastronomici, la cui presenza è sottolineata dalla consueta esposizione in città.

La cultura della città è antica, e diffusa presso le varie civiltà (mesopotamiche, egizia, greca, romana), e lo stesso termine politeia indica la scienza della buona amministrazione della città.

In questo libro viene illustrato un confronto fra tre città, Milano, Budapest e Praga, città con una prevalente cultura urbana-architettonica di tipo mitteleuropeo, e il confronto, condotto lungo tre periodi, borghese, fascista-socialista, neo capitalista, si è basato sulla esteriorità dei palazzi e di altri edifici, di cui sono presenti nel libro una serie di immagini; sono inoltre stati intervistati architetti, urbanisti, e studenti della Facoltà di architettura.

Ma la ricerca si riporta poi a modelli di cultura urbana tradizionale; da un lato, Leon Battista Alberti, Andrea Palladio e le Corbusier, e, dall'altro, a un mito moderno, Renzo Piano.

Claudio Stroppa è professore di Sociologia urbana e rurale presso la Facoltà di Scienze politiche dell'Università di Pavia e di Sociologia dei processi culturali e comunicativi della Facoltà di Architettura dell'Università di Parma, e di Scienze Motorie dell'Università di Pavia. Giornalista pubblicista, è anche presidente della Fondazione Jan Amos Comenius per lo studio dei problemi dell'infanzia. Per i tipi FrancoAngeli ha pubblicato: Quartieri urbani e crisi della città. Quarto Cagnino, anno zero (1975); Il bambino e la città (1996); La città del sogno. Idee per la politica culturale (1999); Jan Amos Comenius e il sogno urbano (2001); La cultura del popolo Walser delle Alpi (2002).