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La difficile cura nel recupero edilizio

Livio Petriccione

La difficile cura nel recupero edilizio

Legittimità del dubbio tra reversibilità e irreversibilità negli interventi post-sisma in Friuli

Il libro approfondisce gli aspetti legati agli interventi di recupero seguiti al terremoto del Friuli-Venezia Giulia del 1976. Le tematiche progettuali, le tecniche, le istanze e le criticità del recupero vengono analizzate in rapporto allo stato dell’arte, alle indicazioni legislative e ai riferimenti normativi di allora e viene affrontato il problema delle possibilità di nuovi interventi sugli edifici già a suo tempo recuperati.

Pagine: 192

ISBN: 9788835169284

Edizione:1a edizione 2024

Codice editore: 10445.2

Informazioni sugli open access

Il libro nasce nell'ambito di un lavoro di ricerca, avviato diversi anni orsono, entro cui si colloca anche un precedente volume dal titolo Permanenze e contaminazioni architettoniche. Dal tipo edilizio a ballatoio su pilastri a quello a loggia nel Friuli prealpino. In questo contesto, la presente opera approfondisce gli aspetti legati agli interventi di recupero seguiti al terremoto del Friuli-Venezia Giulia del 1976.
Le tematiche progettuali, le tecniche, le istanze e le criticità del recupero vengono analizzate non solo in rapporto allo stato dell'arte, alle indicazioni legislative e ai riferimenti normativi di allora, ma per la prima volta anche in chiave attualizzata. Infatti, la ricerca è essenzialmente mirata a una lettura critica delle tecnologie e dei materiali utilizzati, nonché dei magisteri costruttivi messi in campo, ma anche in relazione ai caratteri tipologici e antropici che essi detengono e rappresentano, prendendo in esame diversi "casi studio".
In tale quadro, viene affrontato il problema delle possibilità di nuovi interventi sugli edifici già a suo tempo recuperati, valutando il grado di reversibilità di questi ultimi, unitamente a eventuali nuovi interventi. Dall'analisi emerge la legittimità del dubbio nell'intervento sull'esistente che, per le ragioni ampiamente esposte nel testo, non segna la fine della ricerca in questa sede, ma solamente pone le basi per ulteriori sviluppi tesi a individuare metodologie e buone prassi per il futuro, affinché il dubbio lasci sempre più spazio alla certezza.

Livio Petriccione Architetto e dottore di ricerca (SSD ICAR 10). È ricercatore universitario (di tipo B) presso il Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile e Ambientale dell'Università di Padova. Abilitato per il ruolo di Professore di Seconda Fascia, nel settore concorsuale 08/C1, è titolare del corso di Architettura Tecnica nel Corso di Laurea in Ingegneria Civile, DICEA, Università di Padova. Si è formato al DPIA dell'Università di Udine, dove è stato assegnista di ricerca e professore a contratto di Architettura Tecnica. Svolge attività di Teaching Staff Mobility (Germania e Slovenia). La sua attività di ricerca è concentrata sull'analisi delle tecniche costruttive tradizionali e innovative e sul recupero edilizio; su questi temi ha pubblicato diversi saggi, esponendo i risultati anche in numerosi convegni scientifici di settore. Per FrancoAngeli ha pubblicato: L'avventura di un'apertura termale. Dal tipo edilizio alla costruzione: Villa Zeno "al Donegal" di Andrea Palladio (2020); Permanenze e contaminazioni architettoniche. Dal tipo edilizio a ballatoio su pilastri a quello a loggia nel Friuli prealpino (2020); Verso la globalizzazione delle tecniche. La diffusione della cultura costruttiva attraverso la manualistica nella Rivoluzione Industriale (2022).

Edino Valcovich, Presentazione
Il dubbio che rimane
Architetture recuperate
Le soluzioni tecnologiche per gli interventi di recupero nel quadro della ricostruzione post-sisma del 1976
Ieri e oggi
Riflessioni non conclusive
Bibliografia
Riferimenti fotografici

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