Di fronte ad una scienza esatta, fondata sull'osservazione, sulla misura e sul calcolo, sicura dei suoi modelli teorici, molte scienze dell'uomo, e tra queste la pedagogia, sono entrate in una crisi d'identità che, per molti versi, è ancora in atto.

Ma intanto, durante il corso di questo lungo e tormentato dibattito, una rivoluzione silenziosa si è compiuta sotto i nostri occhi: la macrofisica e la microfisica hanno aperto nuove finestre sull'universo; i concetti di biosfera e di ecosistema hanno provocato un nuovo modo di guardare ai rapporti tra l'uomo e la natura; l'universo, non più soltanto oggetto dì ricerca nei laboratori, si è offerto allo sguardo dello scienziato come un organismo vivente in evoluzione, con il suo carico di complessità, diversità, qualità, novità.

Lo stupore, la meraviglia e la disponibilità verso il nuovo riprendono il primo posto e la creatività assume un ruolo decisivo; i confini tra le discipline sfumano sempre più e le scienze della natura si scoprono, anch'esse, scienze umane.

li presente saggio delinea i caratteri del paradigma evolutivo e riflette sulle sue conseguenze nel campo dell'educazione e della pedagogia. In un mondo in evoluzione in cui la comunità umana ha il compito di guidare il cambiamento in modo da assicurare ad ogni uomo la possibilità di autorealizzarsi progettando la propria storia in armonia con gli altri e con l'universo intero, l'educazione assume tutta la sua pienezza di significato. La pedagogia, ormai affrancata dal debito di schiavitù verso i vecchi modelli scientifici, viene invitata a raccogliere la sfida, superando la frammentazione delle specializzazioni e scatenando l'immaginazione pedagogica per inventare una "pedagogia per l'evoluzione".

Il saggio si rivolge non solo a quanti sono interessati al dibattito epistemologico contemporaneo e alle possibilità di una scienza pedagogica fondata su nuovi modelli scientifici ed educativi, ma anche agli insegnanti interessati all'educazione scientifica in senso ampio, come educazione ad un corretto rapporto con il mondo, nella complessità della situazione umana.

Fabrizia Antinori è docente di Metodologia dell'insegnamento presso l'Università di Padova, dove coordina anche un settore di ricerca nell'ambito dell'educazione allo sviluppo, alla pace, ai diritti umani e svolge attività di formazione e aggiornamento degli insegnanti. Tra i suoi saggi, Tempo aperto in un mondo aperto (Bologna, 1979), Educazione della prima Infanzia (Brescia, 19812), Da una pedagogia degli emigrati ad una pedagogia dei diritta umani, in L. Greco, Abitare il cambiamento, Milano, 1986.