I gruppi di operatori che lavorano in ambiente psichiatrico (psichiatri, psicologi, educatori, infermieri, terapeuti di vario tipo, ecc.) sono facilmente esposti al rischio di assumere, nel loro funzionamento interno, modalità di pensiero, forme organizzative, stili comportamentali, che, ad un'attenta osservazione, mostrano una preoccupante affinità strutturale con i problemi presentati dall'utenza.

Si tratta, all'inizio, di anomalie non gravi, non permanenti, trattabili, ma capaci, se non riconosciute e curate tempestivamente, di diffondersi in maniera subdola, fino a rendere pericoloso il lavoro in reparti psichiatrici e istituti di vario tipo (comunità terapeutiche, centri diurni, centri di salute mentale, ecc.) e influenzare negativamente anche la vita personale dei singoli operatori.

Il libro esplora i sintomi e i fattori eziopatogenetici di quella che, a ragione, può essere considerata una vera e propria forma di psicosi indotta e formula una teoria inedita da cui deriva una serie molto nutrita ed organica di suggerimenti pratici, di carattere preventivo e terapeutico.

Giandomenico Montinari, psichiatra, psicoterapeuta e formatore di gruppi istituzionali, si occupa di strutture intermedie dai primi anni '70; ha fondato e diretto per un decennio il Centro di Socioterapia Daily di Genova, una delle prime comunità terapeutiche sperimentali sorte in Italia, precorrendo di diversi anni la Legge 180. È autore de Il buco nella rete (ECIG, 1990) e de L'agnello e la scure (Angeli, 1998). Vive e lavora a Genova.