La manifattura del pensiero.

Maurizio Borghi

La manifattura del pensiero.

Diritti d'autore e mercato delle lettere in Italia (1801-1865)

Edizione a stampa

28,50

Pagine: 272

ISBN: 9788846446930

Edizione: 1a edizione 2003

Codice editore: 1615.20

Disponibilità: Esaurito

Nella prima metà dell'Ottocento una profonda trasformazione investe il mondo delle lettere e della cultura. Così come in tutta l'Europa, anche in Italia - con tempi e ritmi diversi - il mercato si affaccia per la prima volta su un ambito nel quale sembrava destinato a giocare un ruolo marginale. Il libro diventa a tutti gli effetti il prodotto di un'industria editoriale, le cui regole non sono dissimili da quelle di ogni altro ramo della produzione. Così, l'"uomo di lettere" diviene a sua volta la necessaria manodopera di un particolare settore, mentre all'orizzonte si profila già lo spettro delle figure professionali nelle quali riconoscersi: dal romanziere al giornalista, dal redattore al traduttore, dal critico al divulgatore._

Questa problematica riduzione del lavoro del pensiero ad attività produttiva (riduzione che viene sancita anche dalla teoria economica) si accompagna però al tentativo, da parte dei letterati, di costruire uno spazio autonomo, ossia un ambito nel quale difendere la singolarità del proprio lavoro e sottrarre quest'ultimo alla stretta dell'"industrialismo". Il diritto d'autore appare come lo strumento per conquistare, nell'epoca del mercato delle lettere, una possibile nuova libertà del lavoro.

Il libro espone e interpreta le tappe di questa trasformazione, dall'esordio del principio della proprietà letteraria nella Repubblica cisalpina fino alla sanzione del diritto d'autore nell'Italia unita.

Maurizio Borghi è assegnista di ricerca all'Università Bocconi di Milano, dove svolge attività d'insegnamento presso il Corso di laurea in Economia per l'arte, la cultura, la comunicazione (CLEACC).


Introduzione. Autori, editori e mercato. Dal privilegio di stampa alla proprietà letteraria
Diritti d'autore, soggetti e istituzioni
(La legislazione napoleonica e l'istituzione della proprietà letteraria in Italia; Diritti e disciplina della stampa durante la Restaurazione; Legislazioni statali e mercato nazionale: i governi di fronte al problema delle ristampe; Editori, autori e pubblico: l'attuazione della proprietà letteraria; Il primo accordo internazionale sui diritti d'autore. La convenzione del 1840 e i suoi effetti)
Il lavoro intellettuale e la proprietà letteraria nel pensiero degli economisti italiani
(I precursori: teorie del lavoro e dei privilegi nel pensiero economico settecentesco; Melchiorre Gioia: lavoro intellettuale e distribuzione delle ricchezze; Giuseppe Pecchio:"produzioni spirituali" e leggi economiche; Liberalismo e protezionismo. Gli economisti napoletani e la polemica sulla proprietà letteraria; La teoria dei prodotti intellettuali nei Principi della economia sociale di Antonio Scajola; Francesco Ferrara e la critica liberale della proprietà letteraria; Angelo Marescotti: il "monopolio d'invenzione" e il principio della giustizia commutativa; Dalla proprietà letteraria al diritto d'autore: Gerolamo Boccardo)
L'Italia verso il mercato dell'editoria
(Il secolo dei libri. Tempi, luoghi e dinamiche della produzione editoriale ottocentesca; Un decennio di transizione: l'editoria milanese dal 1835 al 1846; La distribuzione e la circolazione del libro)
I letterati e il mercato
(Industria tipografica, editoria e lavoro intellettuale; La condizione economica del letterato: alcuni contratti d'edizione; Autori, editori e contraffattori)
Il lavoro nei giornali: professioni, istituzioni, rapporti economici
(Una nuova impresa editoriale; I mestieri del giornale tra volontariato e professionismo; Le leggi e i regolamenti della stampa periodica; Il funzionamento della censura e le licenze di pubblicazione; Il mercato dei periodici in Italia)
Il ruolo dello Stato nel mercato dei periodici
(La stampa ufficiale nell'età napoleonica: il "Giornale italiano"; Stampa privilegiata e concessione di privative durante la Restaurazione: la "Gazzetta di Milano"; Lo Stato nel mercato delle lettere: la "Biblioteca Italiana")
Il lavoro nei giornali indipendenti tra forme tradizionali e nuova imprenditorialità
(Società letterarie e nuovo mecenatismo: Porro Lambertenghi e il "Conciliatore"; Nuovi modelli di giornalismo e figure di editori-imprenditori; Privative e diritti d'autore nell'evoluzione dei "giornali d'affari"; Il "Politecnico" di Carla Cattaneo)
Conclusioni

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