La particolare attenzione che attualmente è rivolta agli aspetti relativi alla qualità e alla convenienza nell'imballaggio, specificamente dei prodotti alimentari, risulta fondamentale sotto due profili:

- per garantire al consumatore la massima sicurezza, dal punto di vista merceologico ed igienico-sanitario, sia del prodotto (alimento) che del suo imballaggio;

- per garantire all'impresa produttiva efficienza, economicità e una buona immagine sul mercato.

E' indubbio quindi che il "settore dell'imballaggio" è da intendere come un "sistema" coordinato con cui si predispongono le merci per la fabbricazione, distribuzione e commercializzazione, e quindi con implicazioni di ordine tecnico e tecnologico, sociale ed ambientale, igienico e sanitario, analitico e normativo, economico e commerciale.

Come tale esso, risultando il riflesso dell'attuale situazione industriale e sociale, ancor più nell'ambito del processo in atto di innovazione tecnologica e d'internazionalizzazione delle imprese, rappresenta argomento di studio di numerose discipline e necessita dell'apporto di diversi esperti. Tutto ciò in una frase storica in cui la saturazione di molti mercati, l'abbattimento delle frontiere commerciali, le iniziative legislative sulle responsabilità legali del prodotto, costituiscono insieme cause ed effetti di una domanda di "Qualità" (e ancor più di "Qualità nel tempo", cioè di "Affidabilità") sempre maggiore.

Salvatore Lorusso è ordinario di analisi merceologica presso l'Università della Tuscia, Viterbo, Luciana Gramiccioni è dirigente di ricerca presso il laboratorio di tossicologia applicata dell'istituto Superiore di Sanità, Vincenzo Riganti è ordinario di merceologia (chimica merceologica) presso l'Università di Pavia.