La stampa satirica nella storia d'Italia (1860-1915)

Viva Tedesco

La stampa satirica nella storia d'Italia (1860-1915)

Edizione a stampa

36,50

Pagine: 256

ISBN: 9788820470340

Edizione: 1a edizione 1991

Codice editore: 171.22

Disponibilità: Fuori catalogo

La stampa satirica, usata come fonte sistematica per il periodo 1860-1914, costituisce un'indubbia novità nel campo degli studi storici. La scelta è motivata dall'ampia diffusione in quasi tutta la penisola e dall'utile funzione di rettifica che una storia che ad essa si ispiri, tinta di sensi ironici e grotteschi, presenta rispetto a quella «seria». Questo particolare tipo di testimonianza, di diffusione nazionale e ricca di campioni locali, registra tante piccole versioni deformate e illustrate, spesso intrise di regionalismo e campanilismo, che offrono umori non secondari per rintracciare il sapore del tempo. La narrazione degli eventi che da essa si ricava, nelle cronache parlamentari sia verseggiate che disegnate, costituisce un utile approfondimento e una intrusione nelle pieghe della storia. La legittimazione della fonte, promossa al rango di testimone non secondario ma talora essenziale degli eventi, è suggerita ed episodicamente e utilmente praticata dallo storico dell'arte Ernst H. Gombrich.

Una ricerca sistematica della mappa del giornalismo umoristico ha una giustificazione ulteriore: in tempi in cui i media erano appena nati e la stampa di informazione era spesso ufficiale e "ministeriale", questa fonte umorale, istintiva, controcorrente è utile a correggere conformismi o piattezza interpretativa, quando non tendenze agiografiche. La letterarietà della fonte è un elemento distintivo di grande godibilità, è frutto delle migliori penne dell'epoca basti citare un Collodi o un Vamba - sfiora raramente il qualunquismo, si nutre di umori e spiriti vitali.

Viva Tedesco, si è occupata di storia politico-sociale del Novecento e del secondo dopoguerra; fa parte del comitato editoriale della rivista di scienze e storia "Prometeo". Ha pubblicato, fra l'altro: //contributo di Roma e della provincia nella lotta di liberazione in Italia (Amministrazione provinciale di Roma, 1967); con Alberto Benzoni Il movimento socialista nel dopoguerra (2 voli. Marsilio 1968). Ha raccolto e curato La vita ribelle. Memorie di un'aristocratica italiana tra belle époque e repubblica (il Mutino 1985).

Premessa
1. Ed è subito risata
1. L'unificazione fra oleografia e beffa
2. «Sorbettino» Ricasoli
3. L'«urbanissimo» ministero Rattazzi
4. Il presidente medico Farini
5. Minghetti «il costruttore»
6. La Marmora, un generale per due ministeri
7. Ricasoli il barone di «Bismarckbroglio»
8. «Il vero presidente è madama mia moglie» si fa dire a Rattazzi
9. Menabrea vecchia volpe
10. Lanza «il flebotomo»
11. I francesi divenuti capponi e la presa di Roma
2. Le risate del decennio 1870-80
1. Roma, capitale del brutto ridere
2. Minghetti, «il cucina-pollastri»
3. Il capitombolo di Minghetti-Balanzone ovvero la caduta della destra
4. La gente «sinistra» al potere
5. Il liquore benedettino di Cairoli (24 marzo 1878-19 dicembre 1878)
6. Il «vecchione» Depretis e i cocci rotti della sinistra
7. L'amoroso duetto Cairoli Depretis (i ministeri Cairoli 15 luglio-25 novembre 1879; 25 novembre 1879-25 maggio 1881)
3. L'Italia paese piccolo con aspirazioni di grandeur (dal trasformiamo di Depretis alla crisi del '98)
1. Depretis: Barbabianca vecchio violino e la sua musica
2. Di governo in governo
3. Di crisi in crisi fino alla morte
4. Vita ed opere di «Bismarckino» Crispi
5. Arriva «Starapa» di Rudinì
6. «Palamidone» Giolitti in campo
7. «La società de li magnaccioni» ovvero la satira socialista antiborghese
8. Torna «Don Ciccio» Crispi
9. Il dileggiato «sire di Caccamo» di Rudinì
10. Le cronache del «buon stato d'assedio»
11. Le vocazioni reazionarie del marchese. L'equivoco Pelloux
4. Le risate del decennio giolittiano
1. San Giolitti dei miracoli
1.1. Saracco: l'uccisore del pellusianesimo
1.2. Multanime e rissoso socialismo...
1.3. Lo sciopero è quel dolce grimaldello
2. Il mondo cattolico
2.1. La «santa lega pia», polemica versione dell'accordo giolittiano con i cattolici
2.2. Bandiera gialla
2.3. Pio X-Bepi, papa claustrofobico al Vaticano
2.4. La satira dei preti: Sir Nathan e la sua ghenga
2.5. Il fantasma dell'Italia in nero
3. Il teatrino delle marionette
3.1. La strana coppia Zanardelli-Giolitti, ovvero il fodero e la spada
3.2. La Cleopatra di Dronero e il paradiso del partitone liberale
3.3. Fortis «il sonnacchioso»
3.4. «Non sono più tanto Cody»: Sonnino ministro conservatore in maniche di camicia
3.5. 1906-1909: l'immarcescibile Giolitti e la bonaccia parlamentare
3.6. Sonnino Napoleone alla sua Waterloo
3.7. Luzzatti «gigionissimo»
3.8. Giolitti: domatore o maestro di ballo?
3.9. Giolitti l'africano e l'impresa «trappolina»
3.10. Ser Giovanni dalle bande nere e il tango clericale
3.11. Don Totonno bellicoso


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