I boschi ed I pascoli hanno sempre avuto, lungo il corso del secoli, una notevole importanza non solo per l'economia, ma anche per la vita sociale

e culturale della montagna. Nello svolgersi del tempo numerose infatti sono state le attività economiche, le professioni e le figure umane che hanno caratterizzato la vita ed il lavoro in alta montagna.

I boscaioli ed i malghesi ne sono forse le figure più tipiche e tradizionali e rivestono una particolare importanza per il peculiare legarne con la natura ed il mondo rurale.

Divenute il simbolo dell'originale modello organizzativo e di utilizzazione delle risorse che le popolazioni montane avevano elaborato in passato, attualmente queste professioni sono venute assumendo un ruolo marginale.

Il caso analizzato è quello della regione alpina friulana dove le difficili condizioni ambientali e di lavoro, l'isolamento. la stagionalità ed il sempre maggior divario con la pianura hanno contribuito in vario modo all'abbandono di queste attività. Il presente studio vuole essere un primo contributo di conoscenza delle caratteristiche socio-economiche e psico-sociali dei boscaioli e dei malghesi il cui lavoro tutt'oggi rappresenta un elemento fondamentale per lo sviluppo e la conservazione naturale della montagna. Ed è in tale prospettiva che lo studio ha localizzato il proprio interesse su queste attività che, pur vivendo una situazione di crisi risultano necessarie per una accurata gestione del territorio ed un corretto rapporto dell'uomo con l'ambiente.

Mauro Pascolini e Nicoletta Tessarin sono ricercatori presso l'istituto di sociologia internazionale (Isig), dove svolgono attività di studio e ricerca su problematiche ambientali contribuendo con le rispettive competenze di geografo-sociale e psicologa-ambientale.