Il turismo ha avuto un ruolo centrale nel processo di modernizzazione della Sardegna: sul piano economico perché ha creato sbocchi occupazionali e nuove ricchezze, sul piano territoriale perché ha accentuato il fenomeno di urbanizzazione anche dei luoghi che non hanno una fruizione turistica, sul piano culturale perché ha contribuito a modificare i comportamenti individuali, le forme sociali di aggregazione e le modalità di comunicazione tanto delle popolazioni direttamente coinvolte nel sistema turistico quanto di quelle che non lo sono e che vorrebbero esserlo.

Pur essendo un fenomeno recente, il turismo in Sardegna si inquadra in quella complessa vicenda storica che ha portato l'esperienza del viaggio prima e quella del turismo poi ad assumere diverse connotazioni. Il che significa che i viaggiatori e i turisti con il loro muoversi, attraversare, sostare, ripartire, lasciano sempre sul luogo e sulla società ospitante dei segni materiali e culturali ben visibili, così come i viaggiatori, a loro volta, risentono degli influssi che la società ospitante trasmette loro.

In questo volume il turismo è visto come un modo per capire la natura e l'origine recondita della vita quotidiana e dei tratti permanenti del territorio insulare e della sua popolazione. Osservando come il turismo si è strutturato nel tempo e analizzando le motivazioni di 'chi visita' l'Isola per fruire delle risorse presenti, è possibile studiare 'chi ci vive stabilmente' e cogliere così i segni del mutamento che si determinano in ragione di questo incontro o anche in attesa che esso si realizzi.

Alla luce di questi approcci sono oggetto del volume tre modelli di turismo - balneare, culturale e rurale - e due studi di caso che riguardano un'area di forte attrazione turistica, la Costa Smeralda, e un'area debole non solo sotto il profilo turistico, l'Anglona. Il volume si conclude con una ricognizione bibliografica sul turismo che abbraccia gli ultimi cinquant'anni della modernità sarda.

Antonietta Mazzette è professore straordinario di Sociologia urbana e rurale nella Facoltà di Scienze politiche dell'Università di Sassari. Collabora con il Centro per lo studio della moda e della produzione culturale dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Tra le sue pubblicazioni: L'esile ambiente (Milano, 1994); La città immaginaria (Milano, 1997); La città che cambia (Milano, 1998); Vecchie strade (Milano, 1999).