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Punire perché.

A cura di: Melita Cavallo

Punire perché.

L'esperienza punitiva in famiglia, a scuola, in istituto, in tribunale, in carcere: profili giuridici e psicologici

Edizione a stampa

33,00

Pagine: 336

ISBN: 9788820480578

Edizione: 1a edizione 1993

Codice editore: 98.2

Disponibilità: Esaurito

Il problema della punizione è intrinsecamente presente là dove è stabilita una regola; per questo, soprattutto nei confronti dei giovani, esso investe tutti gli starti sociali e le strutture organizzate.

Non ha quindi senso una distinzione fra sedi educative - la famiglia, la scuola, le varie agenzie sociali presenti sul territorio - e sedi punitive - l'aula giudiziaria -.

Il tribunale per i minori non è il braccio secolare o l'orco cattivo cui famiglia, scuola e servizi possono ricorrere, quando verificano con un ragazzo la propria impotenza educativa, perché sia punito.

(Anzi sia il diritto di famiglia che il nuovo processo penale minorile attribuiscono al giudice della persona anche dei compiti pedagogici).

Il problema della punizione quindi riguarda tutti.

Superando allora una frequente oscillazione fra lassismo e autoritarismo, che spesso caratterizza la famiglia o i gruppi sociali, occorre chiedersi quale sia il giusto equilibrio per porsi con attenzione rispetto ai giovani, e quando si deve ricorrere, in un rapporto educativo, alla punizione.

Un primo punto fermo è che, tanto per la famiglia e le agenzie sociali quanto per i giudici minorili, la punizione è solo uno dei modi, e non il principale, per assicurare il rispetto delle regole familiari, sociali, giuridiche.

Inoltre, sia in famiglia o nella scuola, sia in un tribunale minorile, l'applicazione di un castigo deve rispondere a dei requisiti, perché altrimenti degenera in abuso.

Non tutte le forme di punizione, anche se applicate a fini correttivi, sono ammissibili.

Alla luce di queste considerazioni, il libro - che raccoglie interventi di giudici, educatori, psicologi, pedagogisti, assistenti sociali, criminologi - si rivolge ad ogni adulto investito di una funzione educativa, quale che sia il contesto di appartenenza, e vuole essere una spinta forte a riflettere su come, quando, perché punire, ed anche a valutare quanto il momento della punizione metta in gioco il vissuto di chi punisce, esprimendone ed esteriorizzandone la soggettività.

Gli interventi sono suddivisi in due sezioni, nella prima si riflette in generale sulla punizione e sul suo significato sociale, relazionale, giuridico.

Nella seconda sui diversi contesti punitivi: la famiglia, la scuola, il tribunale, l'istituto, il carcere.

• Introduzione, di Melita Cavallo

PARTE PRIMA - LA PUNIZIONE E IL SUO SIGNIFICATO

• Il significato sociale
* La questione punitiva, di Duccio Scatolero
* Il senso del punire, di Nadia Madia
* Quelli che non ci appartengono, di Antonio Riboldi
* Educare nelle forme della giurisdizione, di Giovanni Galloni
* La prevenzione non basta più, di Giovambattista Scidà
* Le politiche del punire, di Federico Palomba

• Il significato relazionale
* La punizione e il cambiamento, di Francesco Saverio Abbruzzese
* Un ragazzo per crescere ha bisogno di sbagliare, di Luigi Ciotti
* Centralità dell'accoglienza e prevenzione, di Salvatore Pappalardo
* Il fascino del punire, di Claudio Foti
* Dalla colpa alla riparazione: il difficile percorso evolutivo del bambino, di Marina Bertolotti e Rosalina Gemello
* La punizione tra imposizione negante e limite orientativo, di Antonella Gavazzo
* Spunti pedagogici per una riflessione, di Roberto Pozzar

• Il significato giuridico
* Un po' di storia, di Livio Pepino
* Il giudice minorile e la punizione, di Oreste Ciampa
* La soggettività del giudice nel punire, di Elisa Ceccarelli
* La pena tra modello giuridico e modello pedagogico, di Enza Roli
* Saper punire, di Mario Portigliatti Barbos

PARTE SECONDA - I CONTESTI PUNITIVI



• La famiglia
* Perché punire in famiglia, di Anna Coppola De Vanna
* Norme, regole e confini nell'ambito familiare, di Monica Vitolo
* Regole e punizioni in famiglia, di Piero De Giacomo e Antonietta Santoni Rugíu

• La scuola
* Punire è educare ... ?, di Armando Rossini
* Lo scolaro e la punizione, di Marisa Musu
* La punizione dei giovani secondo i giovani, di Luisa Silvestrini Calleri

• Il tribunale
* Quando i giudici puniscono, di Francesco Mazza Galanti
* La messa alla prova come sottrazione al sistema penale, di Gustavo Sergio
* Falsa depenalizzazione e ascolto del minore, di Paolo Dusi
* La "penosità" della funzione del giudice minorile, di Maria Longo
* Il giudice minorile non è abituato a punire, di Luigi Fadiga
* Conoscere le persone oltre il reato commesso, di Francesco Cova

• L'istituto
* L'istituto come realtà punitiva sotto il profilo soggettivo e oggettivo, di Melita Cavallo
* Minori "dentro", di Gilda Biffa
* Il dolore di crescere, di Roberta De Blasi e Laura Purpura

• Il carcere
* Il carcere tra utopia e quotidiano, di Domenico Palermo
* La comunità tra bisogno di carcere e protezione del minore, di Paolo Giannino
* La solidarietà con i detenuti, di Domenico Ricca
* Il primato della punizione, di Franco Occhiogrosso

• Professionalità a confronto. Intervista di Antonio Leone ad Elisa Ceccarelli e Gaetano De Leo



Contributi: Saverio Abbruzzese, Marina Bertolotti, Elisa Ceccarelli, Oreste Ciampa, Luigi Ciotti, Anna Coppola De Vanna, Piero De Giacomo, Claudio Foti, Giovanni Galloni, Nadia Madia, Francesco Mazza Galanti, Marisa Musu, Federico Palomba, Salvatore Pappalardo, Livio Pepino, Mario Portigliatti Barbos, Antonio Riboldi, Armando Rossini, Antonietta Santoni Rugiu, Duccio Scatolero, Giovambattista Scidà, Gustavo Sergio, Luisi Silvestrini Calleri, Monica Vitolo

Collana: Puer

Argomenti: Diritto, giustizia - Politiche e servizi sociali - Infanzia, adolescenza - Sociologia giuridica e della devianza

Livello: Saggi, scenari, interventi

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