Rapporto annuale dell'Osservatorio regionale del mercato del lavoro giugno 1989

Regione Emilia-Romagna

Rapporto annuale dell'Osservatorio regionale del mercato del lavoro giugno 1989

Edizione a stampa

45,50

Pagine: 592

ISBN: 9788820433833

Edizione: 1a edizione 1989

Codice editore: 1298.11

Disponibilità: Limitata

Alle soglie degli anni novanta l'occupazione e le politiche attive del lavoro continuano ad essere al centro del confronto fra istituzioni e forze sociali.

Le esigenze di far corrispondere nuovamente crescita economica ed occupazionale, di dare trasparenza al mercato del lavoro, di favorire le cosiddette componenti deboli della forza lavoro richiedono non solo appropriate misure di politica economica, ma anche idonee ed efficaci strutture di raccolta e di fruizione delle informazioni, di mediazione della domanda e dell'offerta, iniziative di riequilibro etc., quali appunto possono essere gli Osservatori regionali sul mercato del lavoro e le costituende agenzie per l'impiego.

In questa logica si colloca l'attività dell'Osservatorio regionale sul mercato del lavoro dell'Emilia - Romagna, che trova nella redazione del Rapporto annuale sullo stato dell'occupazione la sua espressione più nota e significativa.

Quest'anno il rapporto si presenta con una nuova articolazione ed alcuni importanti arricchimenti di contenuto.

Nella prima parte, l'analisi dell'offerta di lavoro giovanile viene approfondita mediante ulteriori valutazioni sulla transizione tra il sistema scolastico e il mercato del lavoro, sulla base di modifiche opportunamente introdotte all'interno della corrente rilevazione sul sistema scolastico regionale.

Nella seconda parte, viene presentata un'analisi originale, basata su nuovi dati, delle assunzioni e dei licenziamenti, della nascita e della morte delle imprese e delle variazioni che tutto questo produce sulla consistenza dell'occupazione.

La terza parte contiene un resoconto accurato del primo anno di attività di Dedalo, un progetto varato nell'area della ceramica per favorire l'incontro fra la domanda e l'offerta di lavoro.

Infine, nella quarta parte, che si apre con un'analisi comparata del ruolo della formazione professionale, vengono presentate nuove informazioni sui corsi svolti nell'ultimo anno, frutto di un'indagine sistematica condotta dall'Osservatorio sul mercato del lavoro su enti e centri operanti nella regione.

PARTE I:
IL MERCATO DEL LAVORO IN EMILIA-
ROMAGNA
1. IL MERCATO DEL LAVORO REGIONALE
1.1. La popolazione, gli occupati e i disoccupati
1.2. Il movimento demografico
1.3. La scolarità
1.4. La popolazione inattiva non studentesca in età di 14-59 anni
1.5. Gli anziani inattivi
1.6. Il tasso di attività, il tasso di occupazione e le loro componenti
2. L'ANALISI DEI FLUSSI DI SCOLARIZZAZIONE
2.1. La metodologia
2.2. I risultati
2.2.1. Il passaggio dalla scuola media inferiore a quella superiore
2.2.2. Gli iscritti nella scuola media superiore
2.2.3. Gli usciti dalla scuola media superiore
2.2.4. Il passaggio all'università
2.2.5. Osservazioni di sintesi
3. SCENARI PREVISIVI DEL MERCATO DEL LAVORO REGIONALE AL 1993
3.1. Previsioni sulla popolazione, sugli occupati e sui disoccupati
3.2. Le previsioni demografiche
3.3. Le previsioni della scolarità
3.4. Previsioni sulla popolazione inattiva non studentesca in età di 14-59 anni
3.5. Le previsioni sulla popolazione anziana con 60 anni e oltre
3.6. Le previsioni del tasso di attività, di occupazione e delle loro componenti
ALLEGATO PARTE I
PARTE Il
IL MERCATO DEL LAVORO E LA STRUTTURA
PRODUTTIVA DELL'EMILIA-ROMAGNA
1. NOTE TECNICHE
1.1. Classificazione dell'attività
1.2. Posizioni assicurative
1.3. Ritardi negli aggiornamenti
1.4. Attività economiche selezionate
1.5. Le tavole
2. I RISULTATI
2.1. Le variazioni della consistenza dell'occupazione per settori e zone
2.2. Assunzioni e licenziamenti, nascita e morte delle imprese e loro effetti sulla variazione della consistenza dell'occupazione
2.3. I tassi di natalità e mortalità delle imprese
2.4. La distribuzione dell'occupazione e delle imprese per classi dimensionali
2.5. La probabilità di morte delle imprese
APPENDICE
ALLEGATO PARTE Il
PARTE III
ASPETTI ISTITUZIONALI DEL MERCATO DEL LAVORO
1. IL PROGETTO DI ANALISI
2. LE TIPOLOGIE DI AVVIAMENTO AL LAVORO IN EMILIA-ROMAGNA
3. I CONTRATTI DI FORMAZIONE LAVORO
3.1. Gli aggiustamenti legislativi e contrattuali
3.2. Un confronto fra Nord e Sud
3.3. L'esito dei contratti di formazione lavoro in Emilia-Romagna
4. LE SEDI DI APPROVAZIONE DEI PROGETTI DI FORMAZIONE-LAVORO
4.1. La sede sindacale e la Commissione regionale per l'impiego
4.2. I risultati Formativi previsti nei progetti vagliati in sede sindacale.
5. CONTRATTI DI SOLIDARIETÀ'
5.1. L'esperienza italiana: un fallimento?
5.2. Province e settori interessati
5.3. Le motivazioni ed i contenuti degli accordi
6. I CONTRATTI DI LAVORO PART TIME
6.1. La diffusione del lavoro part-time in Italia e
in Emilia-Romagna
7. LA SPERIMENTAZIONE "DEDALO": UN INTERVENTO REGIONALE SUL MERCATO DEL LAVORO
7.1. L'attività di Dedalo
7.2. Le caratteristiche della domanda di lavoro rilevata da Dedalo
7.3. Le caratteristiche dell'offerta di lavoro rilevata da Dedalo
7.4. Il difficile incontro domanda - offerta di lavoro
7.5. Le problematiche emerse
ALLEGATO PARTE III
PARTE IV
L'INTERVENTO DELLA REGIONE NELLA FORMAZIONE PROFESSIONALE
1. LE TENDENZE DELLA FORMAZIONE PROFESSIONALE
1.1. La dimensione europea, extraeuropea e nazionale
1.2. L'offerta di formazione professionale in Emilia-Romagna
2. LA FORMAZIONE PROFESSIONALE NEI PIANI PROVINCIALI 1987-'88
2.1. Gli elementi di novità nei piani provinciali 1987-88
2.2. Tipologie corsuali ordinarie e nuove tipologie
2.3. Formazione professionale e sistema scolastico
2.3.1. Il tasso di scolarizzazione e le sue componenti
2.3.2. Utenza potenziale e reale della formazione professionale
2.3.3. Le provenienze scolastiche degli utenti della formazione
professionale
2.4. La formazione professionale e il mercato del lavoro
2.4.1. I qualificati in complesso
2.4.2. I qualificati secondo il sesso
2.4.3. I qualificati secondo il settore
2.5. Le dimensioni della formazione professionale
2.5.1. I corsi
2.5.2. Gli allievi
2.5.3. Le ore
2.5.4. I principali percorsi formativi
3. LA FORMAZIONE PROFESSIONALE DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE LOCALE
3.1. Il personale della pubblica amministrazione regionale e locale
3.2. Il personale sanitario e sociale
3.3. Gli infermieri professionali
3.4. La formazione degli operatori sociali
4. LA FORMAZIONE CON IL CONTRIBUTO DEL FONDO SOCIALE EUROPEO
4.1. Le attività formative nel 1988 in alcuni dati di sintesi
4.2. Le attività formative nel 1988 classificate in base ai diversi tipi di azione
ALLEGATO PARTE IV


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