Quali problemi deve affrontare la scienza giuridica quando la storia del diritto si rivolge al tempo presente e la sociologia del diritto al tempo passato? Dieci saggi sui rapporti fra la storia contemporanea del diritto e la sociologia giuridica propongono varie risposte a questo interrogativo.

I primi due saggi offrono un panorama dei principali problemi metodologici. Quello di Mario G. Losano individua, nella nuova disciplina, problemi di àmbito cronologico, di oggetto e di fonti: in particolare, fonti orali e nuove tecnologie informatiche. Il saggio di Joachim Rückert delimita il territorio della nuova disciplina rispetto alle altre storie e alle scienze sociali.

André-Jean Arnaud propone un'epistemologia costruttivistica con cui affrontare questa ricerca interdisciplinare, mentre Lawrence M. Friedman mette in guardia contro la concezione del diritto come isolato dal resto della società, perché da essa può nascere soltanto una storia giuridica infeconda. Il tema dell'insegnamento della storia contemporanea del diritto è analizzato da Rückert, Arnaud e Friedman, che mettono in luce le peculiarità, ma anche i paradossi, dei vari sistemi d'insegnamento.

I tre saggi centrali provengono dall'America Latina. Miguel Reale invita a ricondurre la ricerca storica ad un culturalismo di ascendenza diltheyana, ma arricchito da un'attenta considerazione delle peculiarità individuali. Nelson Saldanha sottolinea l'interdipendenza fra il mutamento giuridico (che avviene dentro la società e a causa della società) e il mutamento sociale (oggetto dello studio sociologico). Infine il giusfilosofo argentino Martín Laclau ripercorre le vie della filosofia della storia da Herder a Braudel.

I tre contributi finali provengono da sociologi del diritto italiani. Eligio Resta collega il problema dei rapporti fra storia e diritto ad una rivisitazione dei concetti di evento, di continuità e di memoria, intesa però non solo come memoria di cose lontane: terrorismo e corruzione sono due degli argomenti da lui affrontati. Carla Faralli ricostruisce un'avvincente polemica sul tempo dello storico e quello del sociologo negli scritti di Braudel e Gurvitch, due studiosi che si stimavano nonostante le idee diverse. Infine Francesco Belvisi conclude questa rassegna con un'analisi su Helmut Schelsky, vista essa stessa come una «storia»: la storia del mancato rapporto tra sociologia e storia sociale in Schelsky.

André-Jean Arnaud, direttore di ricerca, CNRS, Parigi, Francia. Francesco Belvisi, ricercatore presso il Dipartimento di scienze giuridiche, Facoltà di giurisprudenza, Università di Modena. Carla Faralli, professore ordinario di filosofia del diritto, Facoltà di giurisprudenza, Università di Bologna. Lawrence M. Friedman, professore presso l'Università di Stanford, Usa. Martín Laclau, Museo Social Argentino, Buenos Aires, Argentina. Mario G. Losano, professore ordinario di teoria generale del diritto, Dipartimento giuridico-politico, Università di Milano. Miguel Reale, professore presso l'Università Statale di São Paulo, Brasile. Eligio Resta, professore ordinario di sociologia, Facoltà di scienze politiche, Università "Federico Il", Napoli. Joachim Rückert, professore presso l'Università di Francoforte, Germania. Nelson Saldanha, professore presso l'Università Federale di Pernambuco, Recife, Brasile.