Rimasta inspiegabilmente inedita fino ad oggi, la cronaca della rivoluzione napoletana del 1647 di Innocenzo Fuidoro riguarda una delle più affascinanti vicende storiche del nostro paese.

Fuidoro era, prima del 1647, uno dei più curiosi osservatori e indagatori della società napoletana e della sua storia.

La rivoluzione determinò una svolta nella sua vita.

Le sue attitudini di erudito, portato soprattutto a commentare ed integrare l'opera altrui, si trasformarono in un impegno straordinario di informazione e di autonoma ricerca.

Nello stesso tempo la sua contenuta e prudente passione politica e civile si accese nella volontà di partecipazione aperta e spesso polemica, che fu ostile ai tragici sviluppi della ribellione, ma ne accolse alcune importanti ragioni.

Da questa esperienza è nato un racconto di grande ricchezza e vivacità, un colorito affresco di straordinari episodi (spesso non registrati nelle altre cronache) che merita di avere una presenza diretta nel panorama della cultura nazionale, anziché affidata solo alle pagine degli studiosi che ai manoscritti del Fuidoro hanno largamente attinto.