This is (not) the end

A cura di: Roberta Bartoletti, Lucio Spaziante, Stefania Antonioni

This is (not) the end

Forme della fine tra serialità e narratività

A partire da un’analisi della relazione tra la dimensione formale e quella tematica della fine nelle narrazioni dei media, questo libro si concentra su alcuni casi di serie tv note o “di culto” (Il commissario Montalbano, Chernobyl, Hunters) così come sulla saga cinematografica più celebre e resistente a ogni conclusione (Star Wars), sul carattere epocale dei finali di film che hanno segnato l’esperienza di intere generazioni, nonché sulle modalità di continua riapertura (reboot) delle serie, e infine sul ruolo dei pubblici e delle loro emozioni.

Printed Edition

19.00

Pages: 150

ISBN: 9788835135197

Edition: 1a edizione 2021

Publisher code: 1097.1.17

Availability: Buona

Le narrazioni, specie quelle mediali contemporanee, rappresentano di fatto uno dei luoghi privilegiati della messa in scena finzionale, attraverso la quale tentare un ragionamento sul senso. Narrazioni che si presentano ramificate, estremamente diffuse, e caratterizzate da una prevalenza della dimensione seriale, che, in quanto tale, nega, ritarda o dilata all'estremo ogni possibile finale.

In che modo le narrazioni si confrontano con la fine? Come può conciliarsi la temporalità reiterata e potenzialmente dilazionabile di una serie tv con l'idea della fine? Quando finiscono davvero le storie, come reagiscono e resistono i pubblici alla loro conclusione? Queste narrazioni possono rappresentare anche un luogo nel quale si riflette sull'esperienza della fine? La serialità narrativa è rassicurante in quanto garantisce la permanenza, e dunque l'esistenza, di un universo - non solo finzionale - con cui i pubblici costruiscono un legame significativo. Se esiste un andamento "senza fine", la serialità delle storie dei media mostra una spiccata tendenza ad andare proprio in questa direzione, aprendo anche a una riflessione sul superamento della fine stessa.
Il libro, a partire da un'analisi della relazione tra la dimensione formale e quella tematica della fine nelle narrazioni dei media, raccoglie saggi che si concentrano su alcuni casi di serie tv note o "di culto" (Il commissario Montalbano, Chernobyl, Hunters) così come sulla saga cinematografica più celebre e resistente a ogni conclusione (Star Wars), sul carattere epocale dei finali di film che hanno segnato l'esperienza di intere generazioni, nonché sulle modalità di continua riapertura (reboot) delle serie, e infine sul ruolo dei pubblici e delle loro emozioni.

Saggi di: Federico Boni, Paola Brembilla, Daniela Cardini, Cristina Demaria, Nicola Dusi, Gino Frezza, Gianfranco Marrone.

Roberta Bartoletti è professoressa ordinaria di Sociologia dei processi culturali e comunicativi dell'Università di Urbino Carlo Bo, dove insegna Studi culturali e Sociologia dei consumi. I suoi ambiti privilegiati di ricerca sono le pratiche di consumo e la rilevanza culturale delle narrazioni dei media.

Lucio Spaziante è professore associato di Filosofia e Teorie dei linguaggi presso il Dipartimento delle Arti dell'Università di Bologna, dove insegna Semiotica dei media, Teorie e modelli della semiotica, Analisi dei linguaggi televisivi, Metodologie di analisi. I suoi interessi di ricerca sono incentrati sulla musica, le culture giovanili, i media.

Stefania Antonioni è professoressa associata di Televisione, Cinema e Fotografia all'Università di Urbino Carlo Bo, dove insegna Television studies e Linguaggi e strategie della comunicazione promozionale. Si occupa di analisi della serialità negli audiovisivi e di audience research.

Roberta Bartoletti, Lucio Spaziante, Stefania Antonioni, Introduzione. Fine, finali, narrazioni seriali
(Raccontare incessantemente la fine; I sensi della fine: finali e reti narrative; Non lasciamoci mai: l'engagement degli spettatori e le strategie di differimento della fine; Riferimenti bibliografici)
Gianfranco Marrone, Retoriche della fine e personaggi al quadrato. Lo strano caso della scomparsa di Montalbano
(Dal poliziesco al seriale; Cronache di una fine annunciata; Riferimenti bibliografici)
Cristina Demaria, Finire in vendetta: Hunters e la naziexploitation
(Naziexploitation? L'eterno ritorno del passato; Tempi e temperature della vendetta; La caccia e l'impossibilità della fine; La fine, sin dall'inizio; Riferimenti bibliografici)
Nicola Dusi, Figure della morte e forme della fine, a partire da Chernobyl
(Premessa; La morte violenta e la replica; La morte annunciata, tra letteratura e serie tv; Figure della morte invisibile; Forme della fine: predire come chiudere; Conclusioni; Riferimenti bibliografici)
Gino Frezza, The End: finali di film e immaginari generazionali
(Gli anni Trenta; Poco prima, e durante, la Seconda Guerra Mondiale; Poco prima della fine della (e dopo la) Seconda Guerra; Dopoguerra e Cambiamento; Sperimentazione e Fine secolo; Riferimenti bibliografici)
Federico Boni, Un mito non muore mai. Serialità e (non)terminatività nella saga di Star Wars
(Introduzione; The Saga Continues...; "The Dead Speak!"; The Fandom Menace; Una conclusione (?); Riferimenti bibliografici)
Daniela Cardini, Quando finisce un amore. Strategie di sopravvivenza al finale di una serie tv
(Il tempo eterno della soap opera: l'impossibilità della fine; Che brutta fine: la necessità di concludere una serie tv; Concludere "con stile": una scelta di rispetto verso lo spettatore della serialità contemporanea; Riferimenti bibliografici)
Paola Brembilla, Rerun, Revival, Reboot. Serie tv nel regime della ripetizione
(Ripetizione, riallocazione, riconfezionamento; Rescue, Revival, Reboot; "The War of Reruns"; Conclusioni)
Riferimenti bibliografici
Notizie sugli autori.

Contributors: Federico Boni, Paola Brembilla, Daniela Cardini, Cristina Demaria, Nicola Dusi, Gino Frezza, Gianfranco Marrone

Serie: MediaCultura

Subjects: Communication and Media Studies: Theories and Practices - Radio and Television - Sociology of Cultural Processes

Level: Textbooks

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