Uomini, fabbrica e potere.

La ricerca si muove attraverso la storia del movimento operaio torinese, tra la metà degli anni Trenta e la fine degli anni Cinquanta, privilegiando l'analisi delle condizioni materiali di esistenza e dei rapporti di conflittualità-solidarietà-coesione indotti dallo svolgersi della vita quotidiana.

Fuori degli schemi ideologici e dalle fissità interpretativi, questo lavoro segue passo per passo il crescere umano e politico di un gruppo di operai attraverso il percorso che conduce questi "uomini in carne ed ossa" ad essere protagonisti, mediatori e interlocutori di una trasformazione sociale.

Con attenzione ai dettagli, alle ombre, alle contingenze, alle aporie ed entropie del mutamento e del conflitto, la ricerca delinea le potenzialità di una indagine inusuale sul rapporto tra vita quotidiana e dimensione politica, sui conflitti lntergenerazionali, sul concreto esercizio del potere operaio In fabbrica, sulle tensioni della militanza politica. Ne nasce il quadro, umanissimo e mobile, di una vicenda intessuta di tradizione e di innovazione, di adattamento e di assimilazione.

Questo saggio si è avvalso di una documentazione inedita e originale (in particolare, autobiografie operaio, materiale sindacale, verbali di commissione interna, ecc.) e di un interscambio stretto tra ricercatore e testimoni nel vaglio della memoria personale e collettiva.

Adriano Ballone, nato nel 1948, si è interessato di storia del movimento operaio, di didattica della storia e di etologia. Ha collaborato con la -Rivista di storia contemporanea» e ha pubblicato, tra l'altro, una ricerca sul militante comunista torinese In A. Agosti (a cura di), I muscoli della storia, Angeli, Milano, 1987.