Vittorini politecnico

Giuseppe Lupo

Vittorini politecnico

Il volume assume il modello culturale di Cattaneo come chiave di lettura dell’attività di scrittore, di critico militante e di editore di Vittorini, soprattutto negli anni in cui operò a Milano, «città politecnica» per eccellenza. L’indagine sul “Vittorini politecnico” traccia il profilo di un intellettuale poliedrico e delinea un quadro di suggestioni estetico-ideologiche che cooperano alla costruzione della polis.

Edizione a stampa

20,00

Pagine: 160

ISBN: 9788856838404

Edizione: 3a ristampa 2023, 1a edizione 2011

Codice editore: 1051.5

Disponibilità: Discreta

Il 29 settembre 1945 Elio Vittorini fondava a Milano la rivista "Politecnico", in cui proponeva una "nuova cultura", finalizzata non più a "consolare", ma a "liberare" l'uomo dalle sofferenze. Il termine "politecnico" identifica il più esteso periodo in cui il modello di Carlo Cattaneo ha orientato la ricerca culturale dello scrittore siciliano sui criteri dell'inclusività e degli incroci tra i linguaggi. Oltre che di letteratura, infatti, Vittorini si è occupato di arti plastiche e figurative, di architettura, di fotografia, di teatro, di cinema e televisione.
La versatilità dei suoi interessi e il desiderio di confrontare fra loro i codici espressivi stanno a prologo di quelle sperimentazioni che, tra gli anni Quaranta e Sessanta, conducono a contaminare la forma-romanzo con la fotografia (Conversazione in Sicilia, 1953) e con l'urbanistica (Le donne di Messina, 1949) o a modificare il registro narrativo di Uomini e no (1945) e delle Città del mondo (1969) in sequenze drammaturgiche (1965) e in romanzo scenico (1974). Il magistero di Cattaneo suggerisce la chiave di lettura per comprendere l'attività di scrittore, di critico militante e di editore, soprattutto negli anni in cui Vittorini operò a Milano, "città politecnica" per eccellenza.
L'indagine sul "Vittorini politecnico" giunge a tracciare un profilo di intellettuale poliedrico, delinea un quadro di suggestioni estetico-ideologiche che cooperano alla costruzione della polis, mette in rilievo i risultati di una cultura che sta ad avamposto della modernità.

Giuseppe Lupo insegna letteratura italiana contemporanea all'Università Cattolica di Milano e Brescia. Ha pubblicato i saggi: Sinisgalli e la cultura utopica degli anni Trenta (1996; Premio Basilicata), Poesia come pittura. De Libero e la cultura romana (2002), Le utopie della ragione. Raffaele Crovi intellettuale e scrittore (2003); e i romanzi L'americano di Celenne (2000; Premio Giuseppe Berto, Premio Mondello, Prix du premier roman), Ballo ad Agropinto (2004), La carovana Zanardelli (2008; Premio Grinzane-Carical, Premio Carlo Levi) e L'ultima sposa di Palmira (2011). Ha curato Il secolo dei manifesti (2006) e le edizioni di alcuni testi di De Libero, Gatto, Olivetti, Sinisgalli. Ha scritto le note e il saggio introduttivo alla Storia dei "Gettoni" di Elio Vittorini (2007).

Autore del romanzo “L’ultima sposa di Palmira”, finalista Premio Campiello 2011.

Giuseppe Lupo, Premessa
Vittorini, Cattaneo e la cultura politecnica
(All'origine di una discendenza; Colonialismo e controfascismo; Elogio dei barbari; Cattaneo e l'India, Vico e la storia; Dalla geografia alla politica; Prove tecniche di felicità)
L'utopia al quadrato. Forme e misure della città
(Il romanzo del magütt; I luoghi radiosi; Altezza, larghezza profondità; Apologia della pizza; Vita beata e vita ordinata)
La discipline dello sguardo: pittura, fotografia, cinema
(In difesa di un genere letterario; L'occhio di Vittorini; Dal "guardare indietro" al "guardare intorno"; I libri di figure)
"Era il mio palar figurato". L'edizione illustrata di "Conversazione in Sicilia" (1953)
(L'occhio, la foto, la pagina; Breve reportage in Sicilia; Storia e controstoria di una polemica; Esempi di un parlare figurato; Da Crocenzi a Guttuso: appendice alle edizioni 1973 e 1986)
Crovi, Vaime, La Resistenza mancata di "Uomini e no". Dal romanzo di Vittorini al copione teatrale
(Capitoli in tondo e corsivo; Storia di un grande amore; La riduzione scenica di Crovi-Vaime; Scrittura a fumetti)
Ipotesi di un romanzo scenico. "Le città del mondo" al bivio tra narrativa e cinema
(Muratori e architetti; Dalla Sicilia contadina alla Sicilia industriale; Scicli sta a Gerusalemme come Agira sta ad Atene; Padri deboli e figli difficili)
Tavola bibliografica
Indice dei nomi.

Collana: Letteratura italiana. Saggi e strumenti

Argomenti: Letteratura

Livello: Studi, ricerche

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