Gli orari e i calendari dei servizi pubblici e commerciali, delle scuole, dei trasporti, degli uffici amministrativi sono un elemento fondamentale dell'organizzazione urbana complessiva, uno degli aspetti innovativi delle nuove leggi sulla riforma della pubblica amministrazione è proprio il volerli riorganizzare.

Cambiare gli orari significa trasformare in modo profondo gli stili di vita, gli assetti urbanistici e morfologici della città costruita, gli aspetti economici, la cultura. Significa, appunto, trasformare l'organizzazione della città secondo finalità sociali che un nuovo strumento, il piano degli orari, s'incarica di presentare ai cittadini.

Il lavoro qui proposto, frutto di esperienze dirette di piano tra le più significative e mature quali i casi di Milano, Modena, Genova, vuol far conoscere i problemi, gli interrogativi, le difficoltà e i risultati, i successi e gli insuccessi per aiutare assessori, dirigenti, tecnici, che vi troveranno non solo i suggerimenti per avviare un piano degli orari della città, ma anche materiale di discussione e di approfondimento su temi quali il rapporto tra tempo di vita privato e sociale, la forma e la cultura della convivenza tra cittadini residenti e temporaneamente abitanti, le possibilità e modalità di intervento di tipo negoziale piuttosto che prescrittivo.

I materiali sono redatti per schede e secondo un basso grado di organizzazione e coerenza formale al fine di essere utilizzabili da diversi quadri mentali, politici e amministrativi.

Sandra Bonfiglioli, docente al Dipartimento di scienze del territorio del Politecnico di Milano, è la presidente dell'Associazione Pianoforte per gli studi e le politiche sui tempi della città. Ha redatto, con altri, il Piano degli Orari della città di Milano. Sul tema del "tempo'' ha pubblicato con altri Dopo metropolis, Milano 19895, e L'architettura del tempo, Napoli, 1990.

Contributi di : Rosa Amorevole, Carmen Belloni, Sandra Bonfiglioli, Nadia Caselgrandi, Antonio Chiesi, Paola Conti, Alessandra De Cugis, Adele Grisendi, Luigi Mazza, Marina Piazza, Grazia Risicato, Anna Tempia, Francesca Zajczyk.