Sono state scritte migliaia di pagine sugli effetti disttruttivi che le armi nucleari produrrebbero qualora dovessero essere impiegate. Non si è scritto, invece, che pochissimo sulle conseguenze che il fattore nucleare ha avuto, fin dal suo primo apparire, sulla struttura della società internazionale e sulle regole che ne determinano il funzionamento. Eppure la semplice esistenza delle armi atomiche ha sconvolto li equilibri mondiali; ha dato origine a nuove gerarchie fra stati, ha favorito la nascita di nuove strutture ed organizzazioni; ha mutato totalmente gli obiettivi che ci si possono proporre in seno alla società internazionale. ln particolare, in questi ultimi anni, abbiamo assistito alla svalutazione dei fattori geografico e demografico, che avevano dominato la politica classica, e a una trasformazione fondamentale di quelli che ancor oggi chiamano rapporti di alleanza.
Mutamenti di questa portata, che sono stati accompagnati da fenomeni storici altrettanto vasti come la decolonizzazione, non si sono verificati di colpo, ma si sono andati realizzando gradualmente, man mano che si modificavano gli equilibri nucleari fra le massime potenze, nelle rispettive fasi della ,guerra fredda. del disgelo e della distensione.
Non è possibile comprendere la storia di questi ultimi quarant'anni senza attribuire largo spazio al fattore nucleare. Inversamente lo studio del fattore nucleare è sufficiente, da quarantanni a questa parte, a far comprendere-almeno nelle sue linee , lo sviluppo stoirico di avvenimenti cui abbiamo assistito.
Il saggio di Roberto Gaja che è stato il primo a scrivere in Italia. fin dal 19,58, su questi argomenti e che, nel corso di una lunga carriera diplomatica è stato segretario generale della Farnesina e ambasciatore a Washington) offre, in un sistema logico, elementii essenziali, ed in gran par-te inediti, per la comprensione di tutta la nostra storia recente, cercando di suggerire un'azione che mira al mantenimento di quella che, nel nostro tempo, può essere definita la pace.