LIBRI DI ANNA MARIA NICOLÒ

La ricerca ha estratto dal catalogo 66 titoli

Questo libro descrive l’esperienza dell’ascolto elaborativo che centinaia di psicoanalisti hanno fatto in occasione dell’epidemia di Covid mettendo a punto un lavoro condiviso, delimitato nel tempo e specifico nello spazio, per affrontare il dolore mentale esplicito o agìto e le emozioni connesse con l’emergenza.

cod. 1215.3.16

Alfredo Lombardozzi, Giovanni Meterangelis

Forme della fusionalità

Attualità del concetto

Riproponendo alcuni scritti del libro Fusionalità: scritti di psicoanalisi clinica (1990), opera di un gruppo di lavoro clinico costituito da eminenti psicoanalisti, questo volume presenta una rivisitazione del tema della fusionalità, cercando di individuare alcuni importanti tratti innovativi riguardanti l’uso e lo sviluppo del concetto nella clinica psicoanalitica contemporanea.

cod. 1215.5.4

Jan Abram, Lucia Celotto

Giocando con Winnicott

Il dialogo a distanza tra Green e Winnicott

Un dialogo a distanza tra due dei più importanti psicoanalisti del Novecento che riesce a mettere in evidenza, da un lato, la creatività di Green, con i concetti portanti del suo agire psicoanalitico e la sua intima conoscenza di Winnicott e, dall’altro, Winnicott stesso, la sua opera e la sua straordinaria modalità di concepire l’esperienza clinica.

cod. 1215.1.50

Anna Maria Nicolò

Editoriale

INTERAZIONI

Fascicolo: 2 / 2019

Nicolino Rossi, Irene Ruggiero

Transpsichico, intrapsichico, interpsichico.

Teoria e clinica

Il volume raccoglie i contributi di autori italiani e stranieri dedicati al complesso tema della natura profonda degli scambi di contenuti psichici che si verificano nelle relazioni umane.

cod. 1215.1.48

Roberto Musella, Gemma Trapanese

L'interpretazione dei sogni.

Dialoghi sulla tecnica psicoanalitica

Diversi modelli di interpretazione dei sogni, non sempre concordanti tra loro, sono comparsi dopo la scoperta freudiana. In questo volume psicoanalisti italiani provenienti da diverse scuole di pensiero, tutti esperti della materia, si confrontano apertamente sul sogno e sulla sua tecnica di interpretazione, proponendo riletture profonde e nuove prospettive sul tema.

cod. 1215.1.47

Centro di Psicoanalisi Romano, Carla Busato Barbaglio

Anticipare il futuro: la psicoanalisi oggi

La psicoanalisi è un albero centenario con salde radici piantate nel terreno, un tronco robusto fatto di teorie ed esperienze cliniche acquisite nel tempo, rami e fronde in continuo sviluppo. Questo libro raccoglie una serie di significativi lavori prodotti da analisti italiani e stranieri nell’ambito dell’attività scientifica del Centro di Psicoanalisi Romano.

cod. 1215.5.3

Anna Maria Nicolò

Pensare in termini di legame

INTERAZIONI

Fascicolo: 2 / 2016

Tramite la discussione di un caso clinico, l’Autore analizza il funzionamento della famiglia. Esiste oltre ad un inconscio individuale, anche un mondo fantasmatico complesso e multidimensionale, creato dalla famiglia come gruppo che condivide una storia, uno spazio e un tempo, e dai legami che ciascuno dei membri fin dall’origine della vita co-costruisce con gli altri. Ogni famiglia ha una sua identità e un suo funzionamento condiviso che influenza ogni singolo membro. È questo il motivo per cui, in tutti i casi, l’Autore sostiene l’importanza di focalizzare il lavoro clinico sul rapporto tra l’intrapsichico e l’interpersonale. Una disamina del concetto di legame completa l’articolo, illustrando la ricchezza di questa ottica nel lavoro psicoterapeutico.

Andreas Giannakoulas, Francesca Neri Bertolini

Continuità dell'essere, crollo e oltre il crollo

Sul lavoro di Donald W. Winnicott

Winnicott, più di ogni altro psicoanalista, ha ampliato il campo teorico-clinico della psicoanalisi con le sue perenni e naturali controversie. In questo libro si potranno leggere delle feconde riflessioni su alcune delle sue scoperte più creative: l’enfasi sulla continuità dell’essere; la natura dell’unità psicosomatica e le esperienze che disturbano o impediscono il senso di continua aliveness; la concettualizzazione degli stati mentali precoci; le caratteristiche paradossali del Sé e la sua relazione con il mondo degli oggetti e degli altri.

cod. 1215.1.40

Con l’aiuto di una baby observation e di un esempio clinico tratto da una consultazione diagnostica, l’autrice discute l’esistenza di livelli differenti dell’inconscio coesistenti ed interagenti. Non sempre questi livelli trovano la possibilità di accedere ad una rappresentazione, ma continueranno a funzionare lo stesso orientandoci e determinando le nostre scelte. Possiamo ipotizzare che accanto ad un inconscio individuale esiste anche un inconscio interpersonale che ci permette di vedere la famiglia come un organismo fantasmatico, multi-dimensionale. Nella famiglia, al livello più primitivo, la differenziazione tra stati somatici e stati psichici sparisce come la differenziazione tra sé e l’altro (Nicolò, 1988). In queste dimensioni può accadere che un membro risponda con uno stato somatico o con un agito allo stato psichico o al sogno di un altro o viceversa. Nella famiglia, possiamo osservare i funzionamenti dell’unità gruppale che si organizzano in legami che, pur essendo co-costruiti dai membri della famiglia, diventano capaci di condizionare coloro che li producono. L’ipotesi è che aspetti scissi, dissociati, o rigettati da un soggetto possano malgrado tutto, persistendo sui livelli più primitivi e non verbalizzati, contribuire a determinare il funzionamento della famiglia organizzando i legami che ciascuno co-costruisce con l’altro nel corso del tempo. La natura del legame è perciò quella di un elemento nuovo nella relazione, comunemente collocato nello sfondo come lo scenario del palcoscenico che generalmente (tranne che in condizioni patologiche) non domina la scena, mentre la trama si svolge attraverso la recita degli attori.

Quante volte, di fronte a un paziente - bambino in età di latenza, adolescente, adulto - abbiamo provato dispiacere e avvertito un senso di frustrazione per non essere intervenuti prima, agli inizi del malessere, quando molte più possibilità erano ancora aperte. Insieme al team delle psicoterapeute del Centro Benedetta D’Intino Onlus ci siamo chieste come raggiungere il più precocemente possibile genitori e bambini con problemi emozionali. Per cercare una risposta, il nostro Centro ha trovato utile costruire un gruppo di lavoro tra psicoterapeuti e pediatri che lavorano sul territorio, sul modello dei "Gruppi Balint". Il gruppo interdisciplinare è attivo da cinque anni. Lo svilupparsi del dialogo tra pediatri e psicoterapeuti ha portato - nel rispetto delle diverse professionalità - alla circolazione nel gruppo di uno sguardo psicoanalitico sulle relazioni tra corpo e mente, sulla nascita delle emozioni, sulle storie transgenerazionali che accompagnano i "pazienti difficili", sull’emergere di vissuti personali di empatia, impotenza, rabbia, dolore, nella relazione di cura. Si è lavorato alla promozione della relazione con l’altro attraverso la riflessione in gruppo e l’elaborazione trasformativa delle emozioni e dei vissuti che hanno preso forma tra il medico e il paziente, anche attraverso le risonanze preconsce e inconsce portate dai colleghi, nell’incontro con il materiale clinico presentato: un lavoro sull’empatia e il controtransfert, dunque. Il dialogo pediatri-psicoterapeuti ha portato a un avvicinamento più fiducioso e precoce delle famiglie con bebè alla consultazione psicoterapeutica.

Maurizio Balsamo

L'autobiografia psicotica

Attraverso figure celebri (da Dino Campana a Althusser, da Wolfson a Nijinski, da Pierre Rivière a Schreber, da Schumann a Sarah Kane, da Artaud a Agatha Christie), L’autobiografia psicotica propone un possibile atlante dei modi in cui la psicosi tenta di dirsi, iscrivere qualcosa di singolare, una traccia soggettiva, un racconto altro e non predeterminato della propria esistenza.

cod. 1950.4.2

Anna Maria Nicolò

Il funzionamento antilibidico della famiglia anoressica

INTERAZIONI

Fascicolo: 2 / 2014

L’autrice osserva che sotto l’unica denominazione di anoressia, vengono in realtà comprese strutture della personalità e quadri psicopatologici differenti. Viene in particolar modo trattato l’importante ruolo svolto dalla famiglia nel determinare e nel curare tali disturbi. Il focus del lavoro è perciò posto sull’organizzazione mentale della famiglia, osservata nella sua globalità come organismo fantasmatico e come contesto di apprendimento emotivo e affettivo, che porta l’autrice a considerare l’anoressia, al pari di altre patologie come la psicosi, "una patologia trans-personale".

In questo volume si evidenzia la creatività e la storia dei contributi degli psicoanalisti dell’adolescenza italiani, che fin dagli anni ’80 hanno sviluppato modelli e prassi terapeutiche sia attraverso regolari incontri scientifici che attraverso declinazioni e sperimentazioni cliniche.

cod. 1215.2.15

Ambra Craba, Anna Maria Nicolò

Sindrome da alienazione parentale: riflessioni e perplessità

INTERAZIONI

Fascicolo: 1 / 2013

Quasi trent’anni fa, Richard Gardner ha per primo utilizzato l’espressione "Sindrome da Alienazione Parentale"( PAS) per descrivere un disturbo psicopatologico che si configura come un abuso emotivo che riguarda i figli, e che insorge essenzialmente nel contesto delle controversie per il loro affidamento. Il presente contributo si propone di fornire una riflessione sulla Sindrome da Alienazione Parentale e, pur riconoscendo la sua importanza e attualità come entità clinica, esprime delle perplessità sulla sua esistenza intesa come organizzazione psicopatologica specifica.