LIBRI DI DARIO FORTI

La ricerca ha estratto dal catalogo 72 titoli

Daniele Cesana

Si negozia sempre

I processi mentali e le dinamiche relazionali nella negoziazione

Diventare bravi negoziatori si può, ma solo se si è sufficientemente capaci di sorridere di sé e dei propri errori e limiti, e accettare di essere aiutati e guidati da un coach disponibile a indicarci come poter migliorare, ogni giorno, un passo alla volta.

cod. 2001.94

Dario Forti

Setting fisici e digitali nello sviluppo organizzativo clinico

EDUCAZIONE SENTIMENTALE

Fascicolo: 37 / 2022

La vicenda pandemica ha reso attuale la questione del setting in tutte le prassi professionali delle relazioni di aiuto. Ma, mentre in ambito psicoanalitico e psi-coterapeutico, il setting è da molto tempo al centro del dibattito di studiosi e practitioner delle diverse scuole, in ambito non terapeutico, invece, al costrutto setting non è mai stata riservata un’attenzione specifica. Adesso, con la necessità di modificare e di adattare azioni e comportamenti in base alle possibilità di lavoro offerte in presenza o in remoto, il tema merita di essere approfondito, non solo per i vincoli pratici a tutti noti, ma anche per le nuove opportunità di rifles-sione e sperimentazione.

Dario Forti, Giuseppe Varchetta

Cantieri

EDUCAZIONE SENTIMENTALE

Fascicolo: 36 / 2021

- Edgar Morin: maestro dell’esperienza organizzativa contemporanea

Dario Forti, Giuseppe Varchetta

Nelle pieghe delle discipline: per una nuova ontologia della relazione

EDUCAZIONE SENTIMENTALE

Fascicolo: 36 / 2021

Che cos’è la transdisciplinarità e quale sfida pone alle forme e ai modi con cui si costruisce la conoscenza della realtà? Ragionando sui contributi ricevuto per questo numero della Rivista e per il precedente, gli autori si sono resi conto che, all’interno di un comune sentire nei confronti della necessità di una conoscenza non separata in settori non comunicanti, convivono tuttavia interpretazioni di-verse del confronto tra le diverse discipline. A partire dall’individuazione di una linea di continuità tra disciplinarità, multidisciplinarità, interdisciplinarità, transdisciplinarità, è così emersa una vastità di questioni meritevoli di approfon-dimento: la relazione intesa non solo come comportamento sociale ma anche co-me tratto strutturale della realtà macro e microfisica; il riferimento ineludibile alla complessità non solo del reale ma soprattutto del modo in cui noi ci rappor-tiamo e conosciamo il reale; le sfide, le incognite e i limiti dell’esplorazione transdisciplinare, che mette in discussione molte delle basi del nostro rapporto con la realtà percepibile

Dario Forti, Paola Scalari

Cantieri. Un maestro con lo sguardo bambino. Generare l’inedito

EDUCAZIONE SENTIMENTALE

Fascicolo: 34 / 2020

Voglio condividere, attraverso alcune pennellate, le immagini che emergono dalla mia me-moria a seguito della morte di Francesco Berto (8 maggio 1934-8 luglio 2020), psicosocioa-nalista e già socio di Ariele. Fa da sfondo alla narrazione l’incontro tra Berto e Pagliarani. Su questo intreccio umano e professionale, intellettuale ed emotivo emergono gli ambiti del pensiero nei quali Berto ha applicato il pensiero psicosocioanalitico. Quelli principali sono il mondo scolastico, la consulenza ai genitori, la formazione degli operatori dei servizi socio-educativi. Ne sono testimonianza i molti libri sull’argomento. La ricerca teorica e applicativa di Berto dunque si è attestata in un modello di apprendimento psicosocioanalitico capace di far emergere l’inconscio e di utilizzare il gruppo per rielaborarlo. Molto ci ha insegnato. Ora a tutti noi far germinare la sua eredità. Per dare avvio a questo impegno nel testo sono riportate le parole di amici e colleghi, di allievi e studiosi, di psicoanalisti e psicosocioanalisti che, alla sua morte, mi hanno inviato una riflessione riconoscendo la potenza del suo modo di operare con grandi e piccini, in aula e nella polis, con l’individuo e con i gruppi.

Dario Forti

Cantieri

EDUCAZIONE SENTIMENTALE

Fascicolo: 33 / 2020

Dario Forti

Cantieri

EDUCAZIONE SENTIMENTALE

Fascicolo: 32 / 2019

Dario Forti

La pratica dello sviluppo organizzativo clinico. Il caso Unilever Italia

EDUCAZIONE SENTIMENTALE

Fascicolo: 32 / 2019

La pratica dello Sviluppo organizzativo è il prodotto di una riflessione sviluppatasi in momenti e contesti diversi intorno ad esperienze, ampie e protratte nel tempo, di intervento consulenziale in grandi aziende di cultura manageriale. In Italia, una delle esperienze più significative è stata quella prodottasi in Unilever Italia a partire dai primi anni ’70 fino ai primi anni Duemila, per l’iniziativa di un dipartimento centrale che si avvaleva della collaborazione di un gruppo ristretto e stabile di consulenti di cultura psicodinamica e in particolare psico-socioanalitica, per offrire alle divisioni locali un servizio consulenziale dedicato e finalizzato a sostenere l’azione del management nella gestione di problemi di diversa natura, dalla ge-stione del cambiamento al ridisegno organizzativo e, più in generale, allo sviluppo degli individui e dei gruppi a diversi livelli dell’organizzazione. Questo saggio presenta, in forma ridotta, i risultati di una ricerca basata sulla ricca documentazione esistente e su interviste ad alcuni dei testimoni di quella esperienza.

Dario Forti

Cantieri

EDUCAZIONE SENTIMENTALE

Fascicolo: 31 / 2019

Dario Forti, Giuseppe Varchetta

Il pianto di Ulisse

EDUCAZIONE SENTIMENTALE

Fascicolo: 31 / 2019

Il racconto del mito, raccolto dai versi di Omero, è noto. Ulisse ha sostato a lungo, preso dalle lusinghe di Circe, protraendo quasi senza fine il giorno del ritorno a casa, a Itaca. Con la guida di Atena, l’eroe riprende il viaggio con i compagni e la nave. Una tremenda tempe-sta li arresta ancora una volta, sconvolgendo i piani di Ulisse e dei suoi compagni. Naufra-go, solo, persa la nave e i compagni, dolente e affranto, l’eroe greco viene sbattuto dalle onde sulla spiaggia di un’isola sconosciuta, rivelatasi in seguito l’isola del regno dei Feaci. Sulla spiaggia Ulisse incontra Nausicaa, la giovane figlia del re e le sue ancelle. Le giovani donne, provvide e gioiose si prendono cura dell’eroe che riprende, attimo dopo attimo, cura dopo cura, forza e bellezza. Ancora ignoto nella sua identità è invitato, ospite, alla cena che ogni sera il re dei Feaci, Alcinoo offe ai suoi ospiti. Al culmine della cena un aedo, Demodoclo, si alza e su invito del re intrattiene con il canto gli ospiti. Il canto e il suono della cetra dell’aedo celebrano le gesta degli Achei sotto le mura di Troia. Le parole del canto non narrano solo l’atto glorioso della conquista della città di Troia, ma anche l’orrore della strage, l’eccidio degli innocenti, delle donne, dei vecchi, dei bambini e l’immane orrore e il lutto per la distru-zione di una città avita, carica di memorie e di gloria. Ulisse, ancora sconosciuto ai più, ascolta attento e attraverso la narrazione fitta dell’aedo comprende per la prima volta quello che è veramente accaduto sotto le mura di Troia e fonde insieme alla gloria il lutto insosteni-bile per tanto dolore inflitto agli innocenti. E nel comprendere, per la prima volta in vita sua, tutto questo, affranto dal senso di colpa, si copre il volto col lembo della tunica e piange.

Dario Forti, Paolo Magatti, Carla Weber, Nerina Garofalo

Eventi

EDUCAZIONE SENTIMENTALE

Fascicolo: 27 / 2017