Nella vastissima letteratura sull'architettura moderna, un posto rilevante è occupato dalle testimonianze dirette dei suoi stessi protagonisti. Dalle riflessioni sulla propria attività lasciateci dai grandi maestri emerge l'attenzione prestata ai problemi del costruire, al peso delle questioni tecniche ed al confronto tra intuizioni teoriche e strumenti esecutivi. Dalla curiosità verso il proprio "fare", e dalla sua restituzione traspare l'inesistenza di confini troppo netti tra i momenti dell'ideazione e della realizzazione che, al contrario, tendono ad influenzarsi reciprocamente in tante differenti esperienze, ricche di affascinanti risultati.

li testo propone una raccolta non esaustiva, ma ampia e diversificata delle opinioni, degli interrogativi, delle certezze, dei dubbi, formulati sul problema del rapporto tra tecnica e architettura dagli architetti militanti che maggiormente hanno segnato l'architettura della nostra epoca. Per raggiungere tale obiettivo è stata realizzata una capillare selezione dei maggiori testi dell'architettura moderna; da essa è scaturita questa antologia di brani tratti da libri, articoli e interviste pubblicate negli ultimi decenni da circa trenta architetti tra i più noti e celebrati della nostra epoca, da Wagner a Gropius, da Loos a Wright, da Berlage a Le Corbusier, fino a Michelucci, Samonà, Quaroni. La raccolta abbraccia un arco di tempo ed un itinerario critico lungo ormai quasi un secolo, nel quale si è consumata la grande vicenda della rivoluzione architettonica moderna.