Cent'anni fa, quando il peggior nemico dei medici era la miseria e la cura più efficace contro le terribili malattie infettive che decimavano la popolazione una maggiore giustizia sociale, si poteva essere socialisti perché medici. Nell'Italia fra '800 e '900 la figura del medico socialista divenne anzi così diffusa, da segnare con la sua presenza sia la "classe medica", sia il nascente movimento operaio. "Apostolo" del socialismo quando era studente e medico condotto nel Pavese e nel Vercellese alla fine dell'800, fondatore di sanatori e dispensari antitubercolari all'inizio del secolo, fautore in parlamento di una moderna legislazione assistenziale negli anni della grande guerra, Fabrizio Maffi fu uno, di quegli uomini per i quali l'esercizio della professione medica e la milizia politica non furono che due facce del medesimo impegno civile. Ricostruendone la vita lungo il filo rosso del rapporto fra medicina e socialismo, questo libro Integra storia politica e storia della sanità in una originale prospettiva unitaria. è la vicenda di un uomo che non appartenne né alla ristretta élite delle grandi personalità della storia, tradizionalmente al centro dell'attenzione dei biografi, né alla sterminata massa degli uomini "comuni", cui gli storici hanno dedicato un crescente interesse. Anche per questo, spaziando su piani diversi tra la dimensione delle prime e quella dei secondi, il suo itinerario biografico si presta a rispecchiare percorsi più vesti: un osservatorio singolarmente ricco e suggestivo su molti decenni di storia dell'Italia contemporanea.

Tommaso Detti è professore associato di Storia contemporanea all'Università di Siena. Tra le sue opere Serrati e la formazione del Partito comunista italiano (Roma, 1972), Il socialismo riformiate in Italia (Milano, 1981) e, in collaborazione con F. Andreucci, la cura de Il movimento operaio italiano. Dizionario biografico, 1853-1943 (6 voll., Roma, 1975-79).