La Laguna è la Più importante regione cotoniera del Messico. E' qui che nel 1910 le lotte sociali offrono il terreno più fertile alla rivoluzione e al molteplice panorama di scontri nel quale si distinguono figure leggendarie come quella di Emiliano Zapata. Ma i fattori scatenanti della rivolta risalgono alla seconda metà dell'800, lungo una serie di profonde trasformazioni che il volume ricostruisce e analizza.

La grande proprietà terriera di origine coloniale entra in crisi. Il latifondo improduttivo, nato sulle terre che furono degli "indios", viene trasformato in senso capitalistico, con le piantagioni di cotone, intorno agli anni '60 del secolo scorso, quando altri eventi storici contribuiscono a mutare il volto del Messico: al nord la guerra civile americana sconvolge il mondo politico, mentre all'interno l'azione riformatrice di Benito Juáres, contrastata dall'intervento francese, apre nuove opportunità alle forze autoctone regionali, In contrasto con la successiva direttrice Impressa da Porfirio Díaz, che privilegia Il capitale straniero.

Ne La Laguna nasce una nuova classe di proprietari, legati al mondo manifatturiero e mercantile: la "hacienda" assume i connotati di un'entità economica autosufficiente, vincolata al mercato Interno e all'industria tessile, e consolida il proprio ruolo di dominio sociale.

La ricerca, condotta su fonti d'archivio, individua i caratteri peculiari di questa nuova economia agra. ria, destinata a condizionare a fondo la storia del Messico e dei suoi movimenti rivoluzionari.

Manuel Piana (Mataró, Spagna, 1944) insegna nella Facoltà di scienze politiche dell'Università degli studi di Perugia. Autore di diversi saggi e rassegne apparsi su riviste storiche italiane, da alcuni anni si occupa della storia del Messico contemporaneo.