Sull'intellettuale Jean-Paul Sartre, filosofo, letterato, saggista, si è detto forse tutto, certamente moltissimo. Eppure nella sua vastissima produzione che riguarda l'estetica, negli scritti teorici come nelle opere mastodontiche dedicate alle figure di scrittori, si nasconde un segreto non ancora svelato, che riguarda l'eccezionalità dell'esperienza esistenziale dell'arte.

Questo volume si propone di analizzare alcuni aspetti del pensiero sartriano, percorrendo trasversalmente gli spazi della sua scrittura, per spiegare in che modo gli artisti, anticonformisti, stravaganti, trasgressivi, riescano a sovvertire non solo le norme della convenienza sociale, ma, più in generale, i confini dell'essere e i vincoli imposti alla condizione umana, e come ciò sia possibile solo mediante una comunicazione proficua fra l'autore e i suoi "lettori", coinvolti, l'uno come gli altri, dall'incanto dell'opera d'arte ed artefici della sua vitale presenza nell'universo sociale.

Erminia Caldieri è ricercatrice presso il Dipartimento di Ricerche Filosofiche dell'Università di Roma "Tor Vergata". Si occupa di teoria e sociologia dell'arte, con un interesse particolare per i problemi della fruizione e dell'interpretazione dei testi letterari. Ha pubblicato lavori sull'estetica del Settecento e sugli sviluppi del pensiero fenomenologico ed esistenzialista riguardanti i problemi del'arte .