L' Ontologia della libertà è il progetto storico-teorico di Luigi Pareyson, orientato a riaprire con estremo rigore filosofico la "problematica dell'interpretazione" nella contemporaneità. Un progetto ontologico che mostra l'ambiguità della condizione umana e affronta il problema del negativo in tutta la sua drammaticità.

La sua visione della storia è improntata alla più alta tragicità e il pensiero ermeneutico è pensiero tragico, impegnato a scuotere la tradizione dagli attuali esiti nichilistici e anticristiani della cultura moderna e quindi a risvegliare la filosofia da un vero e proprio "sonno dogmatico": l'essere originariamente è libertà, libertà abissale, Ungrund, Abgrund . La realtà ha il suo infondato fondamento nella libertà, che è anche la sua verità: arte e mito sono esperienze di verità/libertà. La libertà è l'essenza della verità, ma per la sua natura anceps può tanto annullarsi che convertirsi nella verità dell'essere. Ambiguità ontologica è quella del male, possibilità insita nella libertà, negli abissi dell'essere/libertà, là dove abyssus abyssum invocat .

Rosaria Longo è ricercatrice confermata di Storia della filosofia e docente incaricata di Storia della filosofia contemporanea presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell'Università di Catania. Autrice di alcuni saggi dedicati prevalentemente al pensiero filosofico contemporaneo è interessata in particolare alla filosofia dell'interpretazione di Luigi Pareyson. Fra le pubblicazioni: Esistere e interpretare (Catania 1993). È membro-socio del Centro Studi filosofico-religiosi "Luigi Pareyson".