Strategies of functional flexibility and employee’s protection after the Jobs Act: Fordism, Post-Fordism and Industry 4.0

Journal title GIORNALE DI DIRITTO DEL LAVORO E DI RELAZIONI INDUSTRIALI
Author/s Bruno Caruso
Publishing Year 2018 Issue 2018/157
Language Italian Pages 45 P. 81-125 File size 401 KB
DOI 10.3280/GDL2018-157003
DOI is like a bar code for intellectual property: to have more infomation click here

Below, you can see the article first page

If you want to buy this article in PDF format, you can do it, following the instructions to buy download credits

Article preview

FrancoAngeli is member of Publishers International Linking Association, Inc (PILA), a not-for-profit association which run the CrossRef service enabling links to and from online scholarly content.

In the essay, the Author deals with the issue of the reform of art. 2103 of the Civil Code - realized by the Jobs Act - in a comparative perspective and in the more general scenario of the transformations of the enterprises, analyzing the regulatory changes in the light of the existing profound differentiation of work in the various productive sectors. In this broad perspective, the norm of the Civil Code is analyzed through a modification of the current conceptual background. The Author tries to build new hermeneutical hypotheses, different from a more traditional exegetical approach, analyzing: how the relationship between legal sources and the role of the actors involved in regulation changes, how the judiciary function changes and, conclusively, how the legal framework of the institution in itself changes - i.e. the employment contract and its theoretical-conceptual basis.

Keywords: Employee’s duties and tasks; Ius variandi; Jobs Act; Functional flexibility; Pro-fessional status; Industry 4.0.

  1. Alessi C. (2004). Professionalità e contratto di lavoro. Milano: Giuffrè.
  2. Aa.Vv. (2015). #SindcatoFuturo in Industry4.0. Fim-Cisl, Adapt University Press.
  3. Accornero A. (2014). Rotte da tracciare. In: Pirro F., Navigazione a vista, flessibilità e relazioni industriali. Milano: Università Bocconi Editore.
  4. Aiello F. (2015). Commento. LG, 11: 1033.
  5. Amendola F. (2016). La disciplina delle mansioni nel d.lgs. n. 81 del 2015. WP CSDLE “Massimo D’Antona”.IT – 291/2016. Testo disponibile al sito: http://csdle.lex.unict.it/docs/workingpapers/La-disciplina-delle-mansioni-nel-d-lgs-n-81-del-2015/5490.aspxx (consultato il 14.12.2017).
  6. Aoki M. (2010). Corporations in Evolging Diversity, Cognition, Governance, and Institutions. Oxford: Oxford University Press.
  7. Arendt H. (1988). Vita activa. Milano: Bompiani.
  8. Arvanitis S. (2005). Modes of labor flexibility at firm level: Are there any implications for performance and innovation? Evidence for the Swiss economy. ICC, 14: 993 ss.
  9. Ballestrero M.V. (2010). Le “energie da lavoro” tra soggetto e oggetto. WP C.S.D.L.E. “Massimo D’Antona” .IT – 99/2010. Testo disponibile al sito: http://csdle.lex.unict.it/docs/workingpapers/Le-energie-da-lavoro-tra-soggetto-e-oggetto/432.aspx (consultato il 14.12.2017).
  10. Balletti E. (2016). I poteri del datore di lavoro tra legge e contratto. Giornate di Studio AIDLaSS, Napoli 16 e 17 giugno 2016. Testo disponibile al sito: http://www.aidlass.it/wp-content/uploads/2016/05/Balletti-E.-Relazione-Aidlass-I-poteri-del-datore-di-lavoro.pdf (consultato il 14.12.2017).
  11. Bechtle G. (2005). Potere e soggetto, il dibattito sul post-fordismo. Milano: Led.
  12. Bellavista A. (2015). Il nuovo art. 2103 nel Jobs Act. Testo disponibile al sito: http://www.dirittisocialiecittadinanza.it (consultato il 14.12.2017).
  13. Benner C., Mane F. (2011). From Internal to Network Labor Markets? Insights on New Promotion Processes from the CalI Center Industry. IR, 2: 323 ss.
  14. Bentivogli M. (2016). Abbiamo rovinato l’Italia? Perché non si può fare a meno del sindacato. Roma : Castelvecchi.
  15. Bernier A. (2015). Les compétences au carrefour des mutations du travail et des acteurs. In: Aa.Vv., Repenser le travail. Des concepts nouveaux pur des réalités transformées. Québec : Presses de l’Université du Québec.
  16. Berta G. (2014). Produzione intelligente, un viaggio nelle nuove fabbriche. Torino, Einaudi.
  17. Bini S. (2015). Dall’equivalenza professionale all’equivalenza economica delle mansioni. Questioni ermeneutiche e prime osservazioni. ADL: 1240 ss.
  18. Bini S. (2016). Contributo allo studio del demansionamento del lavoratore in Italia. DRI: 211 ss.
  19. Bonazzi G., Negrelli S. (2003). Impresa senza confini. Percorsi, strategie e regolazione dell’outsourcing nel post-fordismo maturo. Milano: Franco Angeli.
  20. Borzaga M. (2013). Contrattazione collettiva di prossimità e disciplina delle mansioni: una via per aumentare la flessibilità interna del rapporto di lavoro e la produttività delle imprese? DRI: 980 ss.
  21. Borzaga M. (2012). Lavorare per progetti. Uno studio su contratti di lavoro e nuove forme organizzative d’impresa. Padova: Cedam.
  22. Boyer R. (2007). Fordismo e Postfordismo. Milano: Università Bocconi editore.
  23. Braverman H. (1978). Lavoro e capitale monopolistico. La degradazione del lavoro nel XX secolo. Torino: Einaudi.
  24. Brollo M. (1996). La mobilità interna del lavoratore. Mutamento di mansioni e trasferimento. Milano: Giuffrè.
  25. Brollo M. (2015). La disciplina delle mansioni dopo il Jobs Act. ADL: 1156 ss.
  26. Brollo M. (2016). La mobilità professionale dei lavoratori dopo il Jobs Act: spunti dal caso FIAT/FCA. RIDL: 307 ss.
  27. Brun S. (2016). Capacità, valutazione e insufficienza professionale nell’ordinamento francese. DLRI: 51 ss.
  28. Burioni L. (2016). Capitalismi a confronto, Istituzioni e regolazione dell’economia nei paesi europei. Bologna: il Mulino.
  29. Cappelli P., Neumark D. (2004). External Churning and Internal Flexibility: Evidence on the Functional Flexibility and Core-Periphery Hypotheses. IR: 144 ss.
  30. Carabelli U. (2004). Organizzazione del lavoro e professionalità: una riflessione su contratto di lavoro e post-taylorismo, DLRI: 1 ss.
  31. Caruso B. (1988). Inquadramento professionale e organizzazione del lavoro: un’analisi comparata. LD: 131 ss.
  32. Caruso B. (2007). Occupabilità, formazione e “capability” nei modelli giuridici di regolazione dei mercati del lavoro. DLRI:1 ss.
  33. Caruso B. (2013). The Employment Contract is Dead! Hurrah for the Work Contract! An European Perspective. In: Stone K., Arthurs H., eds., Rethinking Workplace Regulation: Beyond the Standard Contract of Employment. New York: RSF.
  34. Cattani M. (1999). Sull’inquadramento del personale ad opera di una commissione paritetica e sulla qualificazione del relativo potere determinativo in termini di arbitraggio. RIDL, II: 46 ss.
  35. Cerruti G.C. (2010). Lavorare al tempo del cliente nel post-fordismo. Cambiamenti degli orari di lavoro in un ipermercato. Milano: Franco Angeli.
  36. Cester C. (2016). La modifica in pejus delle mansioni nel nuovo art. 2103 c.c. DLRI: 167 ss.
  37. Chadwick C., Cappelli P. (2002). Functional or Numerical Flexibility? Which Pays off for Organizations? Philadelphia: The Wharton School of Management, University of Pennsylvania.
  38. Chamber M.J. (2011). The psychological contract of call-centre workers: Employment conditions, satisfaction and civic virtue behaviours. EiD: 115 ss.
  39. Chicchi F. (2013). Soggettività smarrita. Sulle retoriche del capitalismo contemporaneo. Milano: Bruno Mondadori.
  40. Coase R.H. (2006). Impresa, mercato e diritto. Bologna: il Mulino.
  41. Commisso G. (2004). Soggettività al lavoro. Operai italiani e inglesi nel post fordismo. Soveria Mannelli: Rubbettino.
  42. Corti M. (2016). Jus variandi e tutela della professionalità dopo il “Jobs Act” (ovvero cosa resta dell’art. 13 dello Statuto dei lavoratori). VTDL: 39 ss.
  43. D’Antona M. (1999, ora 2000). Il diritto al lavoro nella Costituzione e nell’ordinamento comunitario. In: Caruso B., Sciarra S., a cura di, Opere. Milano: Giuffrè, vol. I.
  44. Davidov G. (2016). A purposive approach to Labour Law. Oxford: Oxford University Press.
  45. De Angelis L. (2015). Note sulla nuova disciplina delle mansioni ed i suoi (difficilissimi) rapporti con la delega. FI, V: 433 ss.
  46. De Feo D. (2015). La nuova nozione di equivalenza professionale. ADL: 853 ss.
  47. Del Punta (di prossima pubblicazione). Un diritto per il lavoro 4.0.
  48. Del Punta (2016). Labour Law and the Capability Approach. IJCLLIR: 383 ss.
  49. Del Punta R., Caruso B. (2016). Il diritto del lavoro e l’autonomia perduta. LD: 645 ss.
  50. Di Vico D. (2017). Nel paese dei diseguali. Milano: Egea.
  51. Farina V. (2002). Principio di continuità dei contratti e Ius variandi nei contratti bancari e finanziari. RDC: 180 ss.
  52. Ferluga L. (2016). La dequalificazione unilaterale nella nuova disciplina delle mansioni. VTDL: 69 ss.
  53. Fetter J., Mitchell R. (2004). The Legal Complexity of Workplace Regulation and Its Impact upon Functional Flexibility in Australian Workplaces. AJLL: 276 ss.
  54. Fontana G. (2015). Inderogabilità, derogabilità e crisi dell’uguaglianza. WP CSDLE “Massimo D’Antona”.IT – 276/2015. Testo disponibile al sito: http://csdle.lex.unict.it/docs/workingpapers/Inderogabilit-derogabilit-e-crisi-delluguaglianza/5449.aspx (consultato il 14.12.2017).
  55. Galgano F. (2007). Il contratto. Padova: Cedam.
  56. Gargiulo U. (2006). Sulla definizione di equivalenza delle mansioni. DLRI: 331 ss.
  57. Gargiulo U. (2008). L’equivalenza delle mansioni nel contratto di lavoro. Soveria Mannelli: Rubbettino.
  58. Gargiulo U. (2010). Problemi attuali della mobilità interna del lavoratore. DLM: 693 ss.
  59. Gargiulo U. (2015). Lo jus variandi nel “nuovo” art. 2103 cod. civ. WP CSDLE “Massimo D’Antona”.IT – 268/2015. Testo disponibile al sito: http://csdle.lex.unict.it/docs/wor-kingpapers/Lo-jus-variandi-nel-nuovo-art-2103-cod-civ/5436.aspx (consultato il 14.12.2017).
  60. Garilli A. (2016). La nuova disciplina delle mansioni tra flessibilità organizzativa e tutela del prestatore di lavoro. DLRI:129 ss.
  61. Giugni G. (1963). Mansioni e qualifica nel rapporto di lavoro. Napoli: Jovene.
  62. Giugni G. (1973). Qualifica, mansioni e tutela della professionalità. RGL, I: 3 ss.
  63. Giunta A., Rossi S. (2017). Che cosa sa fare l’Italia. La nostra economia dopo la grande crisi. Roma-Bari: Laterza.
  64. Gorz A. (1992). Metamorfosi del lavoro. Critica alla ragione economica. Milano: Bollati Boringhieri.
  65. Gragnoli E. (2016). L’oggetto del contratto di lavoro privato e l’equivalenza delle mansioni. VTDL: 3 ss.
  66. Gramano E. (2016). La riforma della disciplina dello ius variandi. In: Zilo Grandi G., Biasi M., a cura di, Commentario breve alla riforma “Jobs Act”. Vicenza: Kluwer-Cedam.
  67. Gramsci A. (1934, ora 2007). Quaderno 22, Americanismo e fordismo. Torino: Einaudi.
  68. Grandi M. (1999). Persona e contratto di lavoro. Riflessioni storico-critiche sul lavoro come oggetto del contratto. ADL: 309 ss.
  69. Granelli C. (2007). Modificazioni unilaterali del contratto: c.d. ius variandi. OeC: 967 ss.
  70. Guarriello F. (2000). Trasformazioni organizzative e contratto di lavoro. Napoli: Jovene.
  71. Guerinoni E. (2006). Il contratto incompleto. PMI, 9: 12 ss.
  72. Hirst P., Zeitlin J. (1990). Specializzazione flessibile e post-fordismo. Teorie, realtà e implicazioni politiche. Meridiana, 9: 155 ss.
  73. Honnet A. (2017). La liberta negli altri. Saggi di filosofia sociale. Bologna: il Mulino.
  74. Ianniruberto G. (2016). Ius variandi orizzontale e nuovo 2013 c.c. MGL: 260 ss.
  75. Ichino P. (2007). Che cosa impedisce ai lavoratori di scegliersi l’imprenditore. Le nuove frontiere delle politiche del lavoro nell’era della globalizzazione. DLRI: 425 ss.
  76. Kleinknecht A., Van Schaik F., Zhou H. (2014). Is flexible labour good for innovation? Evidence from firm-level data. CJE: 1207 ss.
  77. Kumar K. (2000). Le nuove teorie del mondo contemporaneo. Torino: Einaudi.
  78. Leone G. (2015). La nuova disciplina delle mansioni: il sacrificio della professionalità “a misura d’uomo”. LG: 1101 ss.
  79. Liso F. (1982). La mobilità del lavoratore in azienda: il quadro legale. Milano: Franco An-geli.
  80. Pisani C. (2016b). Dall’equivalenza all'inquadramento: i nuovi limiti ai mutamenti "orizzontali" delle mansioni. DLRI: 149 ss.
  81. Preenen P., Vergeer R., Kraan K., Dhondt S. (2017). Labour productivity and innovation performance: The importance of internal labour flexibility practices. EID: 271 ss.
  82. Liso F. (2015). Brevi osservazioni sulla revisione della disciplina delle mansioni contenuta nel decreto legislativo n. 81/2015 e su alcune recenti tendenze di politica legislativa in materia di rapporto di lavoro. WP CSDLE “Massimo D’Antona”.IT – 257/2015. Testo disponibile al sito: http://csdle.lex.unict.it/docs/workingpapers/Brevi-osservazioni-sulla-revisione-della-disciplina-delle-mansioni-contenuta-nel-decreto-legislativo/5416.aspx (consultato il 14.12.2017).
  83. Loy G. (2003). La professionalità. RGL, I: 763 ss.
  84. Magatti M., a cura di, (2015). La nuova borghesia produttiva. Milano: Guerini & associati.
  85. Magnani M. (2017). Il rapporto tra legge e autonomia collettiva. DRI: 1 ss.
  86. Magrini S. (2015). Rivoluzioni silenziose nella giurisprudenza della Corte di cassazione (in tema di demansionamento e di licenziamento per malattia). ADL: 143 ss.
  87. Marazza M. (2015). Quale professionalità risarcire nel nuovo testo dell’art. 2103 c.c. GC.com, 4: 1 ss.
  88. Mariucci L. (2017). Culture e dottrine del giuslavorismo. LD: 585 ss.
  89. Mariani M. (2016). Il nuovo ius variandi. In: Mazzotta O., a cura di, Lavoro ed esigenze dell’impresa fra diritto sostanziale e processo dopo il Jobs Act. Torino: Giappichelli.
  90. Mazzotta O. (2009). Ragionare per modelli: conciliare lavoro e non lavoro nella crisi economica. Spunti per una discussione. In: Ballestrero. M.V., De Simone G., a cura di, Persone, lavori, famiglie. Identità e ruoli di fronte alla crisi economica. Torino: Giappichelli, 3 ss.
  91. Mckinsey Global Institute (2017). A future that works: automation, employment and productivity. Mckinsey company.
  92. Mengoni L. (1971). Lezioni sul contratto di lavoro. Milano: Giuffrè.
  93. Mengoni L. (1995). Tre commenti alla Critique du Droit du Travail di Supiot (Giugni, Mengoni, Veneziani). DLRI: 471 ss.
  94. Meda D. (1997). Società senza lavoro. Per una nuova filosofia dell'occupazione. Milano: Feltrinelli.
  95. Micelli S. (2014). Futuro Artigiano. L’innovazione nelle mani degli italiani. Venezia: Marsilio.
  96. Micelli S. (2016). Fare è innovare. Il nuovo lavoro artigiano. Bologna: il Mulino.
  97. Miscione M. (2015). Jobs Act: le mansioni e la loro modificazione. LG: 437 ss.
  98. NILF (2016). An annual edition from the network of innovative learning factories. Reutlingen.
  99. Nuzzo V. (2015). Il nuovo art. 2103, c.c. e la (non più necessaria) equivalenza professionale delle mansioni. RIDL, II: 1047 ss.
  100. Pedrazzoli M. (1985). Democrazia industriale e subordinazione: poteri e fattispecie nel sistema giuridico del lavoro. Giuffrè: Milano.
  101. Pessi R. (2008). Persona e impresa nel diritto del lavoro. In: Aa.Vv., Diritto e libertà: studi in memoria di Matteo Dell’Olio. Torino: Giappichelli, 1238 ss.
  102. Piore M., Sabel C. (1984). The Second Industrial Divide: Possibilities for Prosperity. New York Basic Books.
  103. Pisani C. (1996). La modificazione delle mansioni. Milano: Franco Angeli.
  104. Pisani C. (2009). La regola dell’“equivalenza delle mansioni” nel lavoro pubblico. ADL: 49 ss.
  105. Pisani C. (2015). La nuova disciplina del mutamento delle mansioni. Torino: Giappichelli.
  106. Pisani C. (2016a). I nostalgici dell’equivalenza delle mansioni. WP CSDLE “Massimo D’Antona”. IT – 310/2016. Testo disponibile al sito: http://csdle.lex.unict.it/docs/wor-kingpapers/I-nostalgici-dellequivalenza-delle-mansioni/5543.aspx (consultato il 14.12.2017).
  107. Romagnoli U. (1978). Commento art. 13. In: Ghezzi G., Mancini G.F., Montuschi L., Romagnoli U., a cura di, Statuto dei diritti dei lavoratori. Bologna: Zanichelli, II ed.
  108. Rönnmar M. (2006). The Managerial Prerogative and the Employee’s Obligation to Work: Comparative Perspectives on Functional Flexibility. ILJ: 36 ss.
  109. Sai M. (2015). Vento dell’Est. Toyotismo, lavoro, democrazia. Roma: Ediesse.
  110. Schwab K. (2016). The Fourth Industrial Revolution. Geneva: WEF.
  111. Seghezzi F. (2017). La nuova grande trasformazione. Bergamo: Adapt University Press.
  112. Sennet R. (2008). L’uomo artigiano. Milano: Feltrinelli.
  113. Settis B. (2016). Fordismi. Storia politica della produzione di massa. Bologna: il Mulino.
  114. Speziale V. (2017). La mutazione genetica del diritto del lavoro. WP CSDLE “Massimo D’Antona”.IT – 322/2017. Testo disponibile al sito: http://csdle.lex.unict.it/docs/workingpapers/La-mutazione-genetica-del-diritto-del-lavoro/5611.aspx (consultato il 14.12.2017).
  115. Supiot A. (1994/2007). Critique du droit du travail. Paris: PUF. ed. elettronica Kindle.
  116. Tamperi A. (2016). L’accordo individuale di dequalificazione. VTDL: 107 ss.
  117. Trentin B. (2014). La città del lavoro. Ariemma I., a cura di, Firenze: Florence University Press.
  118. Treu T. (2016). La classificazione del personale alla luce della nuova disciplina delle mansioni. GL, 28: 72 ss.
  119. Vallebona A. (2016). Dubbi di costituzionalità per la nuova disciplina del mutamento di mansioni. MGL: 6 ss.
  120. Vardaro G. (1986). Tecnica, tecnologia e ideologia della tecnica nel diritto del lavoro. PD: 75 ss.
  121. Ventura L. (2016). Benefit corporation e circolazione di modelli: le «società benefit», un trapianto necessario. CI: 1134 ss.
  122. Vidiri G. (2016). La disciplina delle mansioni nel Jobs act: una (altra) riforma mal riuscita. ADL: 465 ss.
  123. Viglianisi Ferraro A. (2012). Lo ius variandi nella nuova disciplina dei consumatori. NLCC: 1193 ss.
  124. Voza R. (2015). Autonomia privata e norma inderogabile nella nuova disciplina del mutamento di mansioni. WP CSDLE “Massimo D’Antona”.IT – 262/2015. Testo disponibile al sito: http://csdle.lex.unict.it/docs/workingpapers/Autonomia-privata-e-norma-inderogabile-nella-nuova-disciplina-del-mutamento-di-mansioni/5424.aspx (consultato il 14.12.2017).
  125. Voza R. (2017). L’adibizione a mansioni inferiori mediante patti in deroga nel riformato art. 2103 c.c. RGL: 3 ss.
  126. Williamson O.E. (1986). L’organizzazione economica. Imprese, mercati e controllo politico. Bologna: il Mulino.
  127. Wilson S., Hadler M. (2017). Downward flexibility: Who is willing to take an inferior job? EJIR: 187.
  128. Zoli C. (2015). La disciplina delle mansioni. In: Fiorillo L., Perulli A., a cura di, Tipologie contrattuali e disciplina delle mansioni. Torino: Giappichelli.
  129. Zoppini A. (2016). Sul rapporto di specialità tra norme appartenenti ai «codici di settore» (lo ius variandi) nei codici del consumo e delle comunicazioni elettroniche. RDC: 136 ss.

  • Benefit Corporations Approach to Environmental, Social and Governance Disclosure: A Focus on Italy Mauro Sciarelli, Silvia Cosimato, Giovanni Landi, in Entrepreneurship Research Journal 20190318/2020
    DOI: 10.1515/erj-2019-0318
  • Valori e tecniche nel diritto del lavoro Giorgio Fontana, pp.81 (ISBN:978-88-5518-483-0)
  • Valori e tecniche nel diritto del lavoro Bruno Caruso, Loredana Zappalà, pp.29 (ISBN:978-88-5518-483-0)
  • Digitalizzazione, lavoro e contrattazione collettiva Salvo Leonardi, in ECONOMIA E SOCIETÀ REGIONALE 1/2019 pp.46
    DOI: 10.3280/ES2019-001005
  • Performance measurement: From internal management to external disclosure Patrizia Lucia Maria Riva, Maurizio Comoli, Francesco Bavagnoli, Lorenzo Gelmini, in Corporate Ownership and Control /2015 pp.907
    DOI: 10.22495/cocv13i1c8p9

Bruno Caruso, Strategie di flessibilità funzionale e di tutela dopo il Jobs Act: fordismo, post fordismo e industria 4.0 in "GIORNALE DI DIRITTO DEL LAVORO E DI RELAZIONI INDUSTRIALI " 157/2018, pp 81-125, DOI: 10.3280/GDL2018-157003