L'attenzione dedicata a partire dagli anni Sessanta alle grandi variabili dell'economia italiana si è riflessa sugli studi di storia economica. Per la verifica degli elementi di continuità del "modello di sviluppo" le svolte salienti di politica economica, la crisi del '29 e la Ricostruzione, sono apparse come momenti periodizzanti. Ma se consideriamo in parte autonoma e condizionante rispetto aviazione di politica economica la dinamica del sistema industriale. la prima guerra mondiale e la successiva riconversione si presentano come passaggi quasi inesplorati e di grande interesse. Scopo di questo volume è dunque avviare una riflessione su come il nesso guerra - riconversione opera nelle diverse sezioni della struttura industriale. Gli atti della Commissione d'indagine sulle industrie, qui raccolti, contribuiscono a spiegare i motivi della lenta modernizzazione e crescita dell'industria metalmeccanica, del "buco" nelle produzioni di beni strumentali che segue l'espansione bellica. Essi gettano luce sulla contraddizione fra il processo di massificazione del lavoro indotto dalla guerra e le scarse potenzialità di applicazione di un modello tecnico che mettesse a frutto la nuova composizione della forza lavoro. Infatti la struttura dell'industria meccanica italiana, piuttosto che essersi "modernizzata" attraverso la partecipazione alle produzioni militari, si era nel complesso appesantita. Essa scontava al momento della riconversione il sovradimensionamento dei cantieri, la protiferazione di piccole e medie imprese non specializzate, la diminuzione del peso del "comparti" moderni, la diffusione di macchine utensili generiche, inadatte alla produzione in serie. La siderurgia, infittiti i propri legami con una cantieristica in crisi, si attesto su una soluzione intermedia fra il modello della produzione di massa promosso dai grandi siderurgici e il modello "leggero" caro ai liberisti.

A. Pescarolo (n. 1947) svolge attività di ricerca presso la Fondazione Lelio e Lisli Basso - Issoco di Roma, della quale è borsista. Si è occupata prevalentemente della storia dell'industria italiana ed ha collaborato a "Il mondo contemporaneo", Enciclopedia di storia e scienze sociali diretta da N. Tranfaglia, Firenze 1978.