Ruralizzare l'Italia! Agricoltura e bonifiche tra Mussolini e Serpieri (1928-1943)

Mauro Stampacchia

Ruralizzare l'Italia! Agricoltura e bonifiche tra Mussolini e Serpieri (1928-1943)

Edizione a stampa

47,00

Pagine: 432

ISBN: 9788846423399

Edizione: 1a edizione 2000

Codice editore: 1573.274

Disponibilità: Esaurito

Come ricordava Sandro Pertini, tra gli oppositori al fascismo circolava l'idea che, se Mussolini avesse continuato a bonificare ed evitato avventure belliche, difficilmente si sarebbe potuto fare qualcosa contro il regime. La bonifica, dopo la legge del 1928 intitolata, per acclamazione, al capo del fascismo, assume un posto centrale tra le linee di governo del regime, fino a diventare una (per molti versi inedita) "ruralizzazione", che avrebbe dovuto cambiar faccia all'Italia e al suo territorio e modificare mentalità e comportamenti degli italiani.

La storiografia non ha finora guardato al di là della immagine propagandistica del regime, e preso in considerazione le specificità sociali, tecniche, demografiche, di ciascuna zona di bonifica, dal Ferrarese all'Agro Pontino, dalla Maremma alla Sicilia latifondistica. Anche riconoscendo in una qualche misura l'originalità della consapevole, anche se improvvisata, scelta del regime (mai come in questo campo ispirata e diretta da Mussolini, "inventore" della bonifica dell'Agro Pontino) riproponente una sorta di centralità della questione contadina (risolta però lungo le linee di una modernizzazione autoritaria), rimarrebbe comunque il peso negativo della incoerenza e disorganicità delle scelte interne alla politica agraria, e di quelle esterne, come la guerra e l'Impero, che alle politiche agrarie di bonifica e ruralizzazione tagliano le gambe. Mussolini, della bonifica, coglie il contenuto "politico", ma associa a sé Arrigo Serpieri, economista agrario di vaglia, caposcuola nel suo campo, che apporterà invece una visione tecnocratica e realisticamente fondata del progetto ruralista.

La bonifica diventa poi luogo di intervento di quei settori del sindacalismo fascista che puntano ad una più marcata politica sociale (magari parlando anche di riforma agraria) senza però riuscire ad ottenere una svolta in quel senso nella bonifica, che anzi si arresta. E, permanendo la tenace resistenza della grande proprietà terriera, la bonifica diventerà, piuttosto che il "piano regolatore dell'economia nazionale", una occasione di dibattito (e di scontro) interno al regime, lasciando in eredità all'agricoltura del secondo dopoguerra, oltre un certo numero di ettari bonificati, anche un rimarchevole inquadramento statale e associativo del settore.

Mauro Stampacchia (Napoli, 1949), ricercatore, insegna Storia del Movimento Operaio presso la Facoltà di Scienze Politiche dell'Università di Pisa.


La bonifica prima della bonifica
(In Agro Pontino; La controversa modernizzazione dell'agricoltura; Nelle campagne padane e nella Maremma toscana; Nel Mezzogiorno: il Comitato Promotore; Nella Bassa Friulana: Società anonima contro Consorzio)
La genesi della Legge Mussolini
(Stato delle bonifiche e richieste di finanziamento; Presupposti politici ed ideali della ruralizzazione; Il "piano regolatore della bonifica integrale": la preparazione della "Legge Mussolini")
Arrigo Serpieri: un economista agrario da Nitti a Mussolini
(Serpieri sottosegretario alla bonifica integrale; Tra Bologna, Milano e Firenze; Guerra e dopoguerra; Il primo sottosegretariato; Serpieri e i rurali nella vita politica italiana; Nel laboratorio del ruralismo serpieriano; Ruralismo e corporativismo: la polemica con Spirito)
Il "comando unico" della bonifica
(La nuova Associazione Nazionale dei Consorzi; Un Ministero per l'agricoltura e un sottosegretariato per la bonifica integrale; Conoscere per governare: l'Inea; L'inquadramento dell'agricoltura. Centro e periferie)
Il difficile esordio della bonifica di Serpieri
("Selezionare le iniziative"; Direttive di azione di Serpieri; L'impatto della crisi economica internazionale; Il finanziamento della bonifica; Ancora le imprese capitalistiche; Consorzi di proprietari e prospettive della bonifica; Opposizioni a Serpieri)
Ancora in Agro Pontino
(L'immaginario simbolico della bonifica; L'Opera Nazionale Combattenti; "La guerra che noi preferiamo"; Meno desiderabili guerre intestine; Bonifica contro ambiente: la selva di Terracina)
Terre nuove e città nuove
(Tempi e modi della bonifica pontina; Sabaudia e Pontinia: nasce la nuova provincia; Declino e sostituzione di Orsolini Cencelli)
Divergenze e stasi
(La preparazione del Testo Unico; Un Ente (mai nato) per la Sardegna; Scelte politiche e gestionali della bonifica; Il Convegno di Firenze del 1934; Un nuovo (ed ultimo) progetto di legge Serpieri; Acerbo e Serpieri dimissionari)
Politica agraria senza Serpieri
(Rossoni ministro, Canelli e Tassinari sottosegretari; In Agro Pontino, sotto la gestione Crollalanza; "Terre nuove" oltremare: un colonialismo rurale?)
Il secondo tempo della bonifica
(La ripresa; A dieci anni dalle Legge Mussolini)
Mussolini all'"assalto" del latifondo siciliano
(In Sicilia; L'assalto; Apoteosi in Agro Pontino? (1939-43); Emergenza bellica)
Conclusioni
(Ruralismo, ruralismi; I "fallimenti" della ruralizzazione: un bilancio; L'eredità della bonifica fascista nella agricoltura dell'Italia repubblicana; Serpieri "epurato" e riabilitato; L'ultima battaglia di Serpieri: bonifica integrale contro riforma agraria)

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