La vita offesa

A cura di: Anna Bravo, Daniele Jalla

La vita offesa

Storia e memoria dei Lager nazisti nei racconti di duecento sopravvissuti

Uno spaccato della deportazione italiana, con la sua fisionomia complessa e con i suoi tanti e diversi protagonisti. Questo libro dà voce a 200 sopravvissuti ai lager, montando più di 900 brani tratti dalle 10.000 pagine di trascrizione delle loro testimonianze. Un accumulo enorme di notizie, episodi, giudizi, riflessioni ed emozioni; un coro che nasce dall’incontro di voci diverse, un primo abbozzo di memoria collettiva.

Edizione a stampa

36,00

Pagine: 440

ISBN: 9788820423933

Edizione: 5a ristampa 2024, 7a edizione 2001

Codice editore: 1573.80

Disponibilità: Discreta

"Raccontare poco non era giusto, raccontare il vero non si era creduti. Allora ho evitato di raccontare. Sono stato prigioniero e bon - dicevo".

Il cammino percorso dalia memoria dei Lager è in gran parte indicato da questa oscillazione tra il bisogno di verità e la difficoltà ad affermarla, tra lo sforzo di contrastare l'indifferenza del mondo e il silenzio come protesta; ma anche tra la spinta soggettiva a ricordare e quella opposta a dimenticare. Ostacoli esterni e interni non hanno interrotto questo cammino, facendo arrivare fino a noi un grande e inespresso patrimonio di esperienze.

A quarant'anni di distanza, la raccolta delle storie di vita degli ex deportati promossa dall'Aned in Piemonte, l'ha trasformato in racconto dando voce a tutti, in particolare a coloro - e sono la stragrande maggioranza - che non avevano mai trovato ascolto al di fuori della famiglia e del piccolo gruppo degli amici. Dalla stessa volontà nasce questo libro in cui parlano 200 sopravvissuti, in un montaggio di più di 900 brani tratti dalle 10.000 pagine di trascrizione delle loro testimonianze.

E' un accumulo enorme di notizie, episodi, giudizi, riflessioni ed emozioni; un coro che nasce dall'incontro di voci diverse, un primo abbozzo di memoria collettiva. E insieme, uno spaccato della deportazione italiana, con la sua fisionomia complessa e con i suoi tanti e diversi protagonisti: giovani partigiani e partigiane, intere famiglie ebree, antifascisti di vecchia data, militanti operai, soldati renitenti ai bandi, gente presa a caso nei rastrellamenti. Dalle loro voci - perché di voci si tratta in questa ricerca di storia orale - lo studio dei campi di sterminio può trarre moltissimi spunti capaci di allargarne radicalmente la conoscenza e di rimettere in discussioni valutazioni consolidate.

Ma oggi, in un panorama culturale e politico che inventa un volto umano al fascismo e tollera di convivere con prospettive di distruzione irreversibile, queste testimonianze hanno anche il valore di una denuncia e di un ammonimento.

Anna Bravo insegna storia sociale all'Università di Torino; si è occupata, tra l'altro, di resistenza, di cultura dei gruppi non omogenei e di storia orale, pubblicando diversi lavori su questi temi. Ha fatto parte del comitato scientifico che ha diretto la raccolta delle storie di vita promossa dall'Aned del Piemonte.

Daniele Jalla lavora presso la Regione Piemonte, dove si occupa di storia e culture locali. Ha svolto ricerche e pubblicato vari lavori di storia orale della cultura operaia.

Prefazione, di Primo Levi
Presentazione, a cura dell'ANED
Introduzione, di Anna Bravo e Daniele Jalla
Il prezzo della memoria
Parte I.
Triangoli rossi: storie di antifascismo, di guerra, di resistenza
Dalle leggi razziali ai campi di sterminio
Arresto, interrogatori, prigionia
Dall'Italia ai campi
Parte II.
L'arrivo: da persona a numero
L'ordine nazista
Il popolo del campo
Donne prigioniere
Vivere, morire
Sopravvivere
Conflitto, solidarietà, organizzazione
La liberazione dei campi
Parte III.
Il ritorno
L'accoglienza
La vita possibile
Oggi la memoria
Nota metodologica
Riferimenti bibliografici
Appendice
Note biografiche dei testimoni


Contributi: Primo Levi

Collana: Storia/studi e ricerche

Argomenti: Storia della resistenza e del movimento di liberazione - Storia sociale e demografica

Livello: Studi, ricerche

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