Pedagogia ed educazione speciale - Nuova serie

Direzione: Franco Larocca, Angelo Lascioli

Educare, un mestiere difficile! E superare con l'educazione gli ostacoli/resistenze da cui dipendono condizioni di disabilità? Impresa ancor più ardua.
L'effervescenza delle mille iniziative per migliorare la vita delle persone con disabilità, e di molte altre condizioni umane, in cui deficit conclamati o nascosti oppongono resistenze e provocano sofferenze, è un dato incontestabile della cultura italiana a partire dagli anni settanta.
Superata la fase storica delle scuole speciali, dopo il guadagno legislativo e culturale dell’integrazione, si ripropone oggi all’attenzione di insegnanti, educatori e genitori la ricerca del senso del percorso fin qui realizzato, soprattutto in vista di traguardi ancor più grandi e ambiziosi quali quelli che deriverebbero dalla realizzazione di una società realmente inclusiva.
A livello di ricerca scientifica si sono fatti molti progressi: oggi la presenza delle persone con disabilità nei contesti di apprendimento, lavorativi e di vita sociale non solo è stato acquisito come dato ma è anche dimostrato avere un valore, sia per le persone che vivono condizioni di disabilità ma anche per tutti gli altri. La ricerca scientifica, quindi, ha dimostrato non solo l’altissimo valore umano dell’inclusione, ma anche i suoi straordinari potenziali di sviluppo e crescita sociale.
La cultura pedagogica a favore delle persone con disabilità nell'Università italiana trova oggi un suo specifico riconoscimento, anche se non mancano ancora ostacoli burocratici e strutturali di non poca entità. Anche l'editoria di settore ha avuto un notevole incremento. Occorre tuttavia precisare la necessità che la ricerca scientifica, e più in generale la riflessione e la cura delle persone con disabilità, conservi al suo interno lo spazio per una riflessività di natura pedagogico-educativa. Ed è proprio questo il contributo che si vuol dare con questa collana, anche per continuità con le ragioni per cui nacque, ossia nel rispetto della vocazione propria al sapere della pedagogia speciale, ossia l’attenzione interdisciplinare entro quell'unità del sapere capace di porre al centro l'umanesimo plenario, la misteriosità dell'uomo e della sua sofferenza.
Ciò di cui meno necessita la galassia disabilità è la lotta ideologica; ma ciò di cui più essa necessita è il dialogo creativo tra le impostazioni culturali, filosofiche, scientifiche e tecniche più attente alla problematicità dell'esistenza, sia pure entro una chiara scelta, sempre aperta, per l'uomo, per la dignità suprema della persona umana.
Così come stabilito nel primo manifesto di questa collana, i direttori s’impegnano a far sì che essa resti aperta a quanti vogliano far conoscere le proprie ricerche condotte con rigore scientifico, o anche le proprie esperienze sul campo, o che vogliano dibattere problematiche attinenti a settori particolari dell’universo del disagio umano: quale che sia il punto di vista, scientifico o filosofico, vogliano assumere. Purché questi studi siano disponibili al dibattito, al confronto, al dialogo creativo in favore delle persone che vivono condizioni di disabilità o anche solo di disagio nel processo di realizzazione della propria umanità. Pertanto studi di teoresi filosofica, di approfondimento psicologico, sociologico, antropologico, medico nella sua più vasta accezione, psichiatrico, in quanto tesi alla interdisciplinarità e all'integrazione propria della pedagogia speciale e quindi interessati al versante del "come essere e come fare per" migliorare l'esistenza di quanti soffrono nelle membra e nello spirito, saranno i ben accetti.
Un augurio: che questa iniziativa culturale trovi accoglienza nei giovani, soprattutto se studiosi o studenti delle Scienze della formazione e dell'educazione, educatori professionali socio-sanitari e socio-educativi, formatori, insegnanti di sostegno, insegnanti curricolari, genitori, volontari, e quanti si occupano a diverso titolo di bisogni educativi speciali.

Comitato scientifico:
Giuliano Bergamaschi – Università degli Studi di Verona
Maria Teresa Cairo – Università Cattolica di Milano
Serrano Carrasumada - Universitat Autònoma de Barcelona (Spagna)
Gianfranco Ricci - Università di Genova
Franco Larocca – Università degli Studi di Verona
Angelo Lascioli – Università degli Studi di Verona
Michele Mainardi - Scuola universitaria professionale della Svizzera
italiana
Valentina Moro – Università degli Studi di Verona
Lio Moscardini - University of Strathclyde (Scozia)
Luciano Pasqualotto– Università degli Studi di Verona
Mario Rolli – Associazione Casa del Sole (Mn)
Angelo Luigi Sangalli - Università degli Studi di Verona

Tutti i volumi pubblicati sono sottoposti a referaggio in doppio cieco.

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Collana Peer Reviewed

La ricerca ha estratto dal catalogo 19 titoli

Paolo Alberto Caneva, Stefania Mattiello

Community Music Therapy

Itinerari, principi e pratiche per un'altra musicoterapia

Il volume vuole introdurre anche in Italia una concezione più ampia di “pratica musicoterapica”, in cui gli aspetti culturali, sociali e politici del territorio acquistano una posizione centrale ed essenziale. Un testo dedicato a chi si sta formando in musicoterapia, a chi si occupa di didattica del pensiero musicoterapico e a tutte le figure vicine all’operatore di musicoterapia: l’educatore musicale, l’animatore musicale, il musicista di comunità, l’insegnante di sostegno, lo psicologo, l’assistente sociale.

cod. 1121.19

Angelo Lascioli

Handicap e pregiudizio

Le radici culturali

La nuova edizione ampliata del volume offre un’analisi del pregiudizio sull’handicap e della sua origine, ma soprattutto esplora le possibili vie per superarlo attraverso l’educazione. Un utile strumento di lavoro per tutti coloro che vivono o lavorano a contatto con l’handicap, ma anche per chi è interessato a conoscere più approfonditamente i problemi della disabilità.

cod. 1121.3

Una pedagogia capace di accogliere e sviluppare le differenze: non solo le diversità più evidenti dell’handicap, ma anche quelle della multiculturalità, della deprivazione affettiva, della frequente solitudine di tanti bambini di fronte alla televisione e al computer. Il progetto è quello di una didattica che metta in primo piano l’Integrazione; e integra è solo una scuola dove siano valorizzate tutte le possibili diversità che la abitano.

cod. 1121.17

Franco Larocca

Azione mirata

Per una metodologia della ricerca in educazione speciale

cod. 1121.6

Maria Teresa Vendramini

Oltre l'evento.

La morte nella relazione educativa

Il volume offre un contributo di riflessione, dal punto di vista della Pedagogia speciale, all’educatore che si prepara a guidare quanti si trovano in situazione di sofferenza per una morte annunciata. Le tematiche affrontate assumono pregnanza metodologica per interventi professionali in campo tanatologico.

cod. 1121.16

Franco Larocca, Ida Foroni

Nascere educatamente

Prevenire l'handicap indotto nell'educazione prenatale

cod. 1121.1

Fabio Ferrari, Angelo Lascioli

Operativamente educativi

Percorsi formativi per operatori di comunità terapeutica della Regione Veneto

cod. 1121.12