Il mimo: un corpo che interpreta

Titolo Rivista COSTRUZIONI PSICOANALITICHE
Autori/Curatori Roberto Carnevali
Anno di pubblicazione 2004 Fascicolo 2001/2 Lingua Italiano
Numero pagine 17 P. Dimensione file 107 KB
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A partire da un parallelo fra il concetto di "interpretazione" in senso teatrale e lo stesso in senso psicoanalitico, l’Autore traccia un percorso attraverso l’arte del mimo, intesa come quella forma espressiva che "interpreta" solo attraverso il corpo, senza fare uso della parola. Si vale, a scopo esemplificativo, di tre grandi del mimo: Jean Louis Barrault, Lindsay Kemp e Marcel Marceau, dei quali percorre la carriera soffermandosi su alcuni spettacoli, o personaggi, più significativi. Il lavoro si conclude su una caratterizzazione di Marcel Marceau che l’Autore ritiene particolarmente significativa,"Il fabbricante di maschere", che viene assunto come rappresentativo della condizione umana. Forse il paradosso dell’interpretazione psicoanalitica - conclude l’Autore - sta proprio qui, nel fare costruzioni intorno a una maschera nuda, dietro la quale ci può essere il vuoto, ma che se ci rimane attaccata addosso al di là delle nostre intenzioni ci provoca un insostenibile disagio. Il nulla che il viso di Marceau sa trasmetterci alla fine del fabbricante di maschere può essere inteso come un richiamo alla realtà. Una realtà dove non possiamo far altro che fabbricare maschere cercando di approssimarci ad un volto che non c’è, ma che non per questo non possiamo cercare di costruire.;

Roberto Carnevali, Il mimo: un corpo che interpreta in "COSTRUZIONI PSICOANALITICHE" 2/2001, pp , DOI: