I servizi finanziari nell'offerta delle imprese commerciali

Titolo Rivista ECONOMIA E DIRITTO DEL TERZIARIO
Autori/Curatori Mario Risso
Anno di pubblicazione 2003 Fascicolo 2002/3 Lingua Italiano
Numero pagine 32 P. Dimensione file 130 KB
DOI
Il DOI è il codice a barre della proprietà intellettuale: per saperne di più clicca qui

Qui sotto puoi vedere in anteprima la prima pagina di questo articolo.

Se questo articolo ti interessa, lo puoi acquistare (e scaricare in formato pdf) seguendo le facili indicazioni per acquistare il download credit. Acquista Download Credits per scaricare questo Articolo in formato PDF

Anteprima articolo

FrancoAngeli è membro della Publishers International Linking Association, Inc (PILA)associazione indipendente e non profit per facilitare (attraverso i servizi tecnologici implementati da CrossRef.org) l’accesso degli studiosi ai contenuti digitali nelle pubblicazioni professionali e scientifiche

Per fronteggiare l’ipercompetitività dei mercati distributivi, i grandi distributori commerciali ampliano il proprio assortimento entrando nel mercato dei servizi finanziari al dettaglio. L’offerta è costituita da servizi di credito, di pagamento, di risparmio e di assicurazione spesso collegati al possesso di una carta commerciale e si è sviluppata, finora, nei format dell’ipermercato, del grande magazzino e delle grandi superfici specializzate. Nell’articolo si illustrano, dapprima, i fattori ambientali che favoriscono l’entrata delle imprese commerciali nel mercato della distribuzione dei servizi finanziari, le caratteristiche endogene dei distributori e i vantaggi e gli svantaggi connessi all’erogazione dei servizi stessi. Successivamente, vengono analizzati i percorsi strategici adottati dalle imprese commerciali per offrire i servizi finanziari ai propri clienti. Benché l’erogazione dei servizi avvenga secondo modalità diverse collegate alla tipologia delle imprese commerciali, alle strategie intraprese nonché alla specificità dei mercati, essa è sempre frutto dell’interazione tra le imprese commerciali e gli operatori finanziari. Le strutture implementate dai distributori commerciali variano in relazione all’importanza strategica assegnata ai servizi finanziari e ai rapporti instaurati con gli operatori finanziari. Le relazioni tra imprese commerciali e finanziarie sono caratterizzate da diverse intensità di trasferimento di know-how con cui i retailers apprendono le competenze tecnico-finanziarie dagli operatori finanziari e questi ultimi beneficiano delle tecniche di comunicazione e delle informazioni sul consumatore in possesso ai distributori. A un basso trasferimento di conoscenza avvenuto tra i due settori, le imprese commerciali stipulano con le imprese bancarie semplici accordi di natura negoziale (bank-led model e brand-leasing model). Quando il trasferimento delle conoscenze si intensifica (producer-led model) e aumenta l’importanza dei servizi finanziari nelle strategie dei distributori commerciali, gli accordi tra i partner evolvono in condivisione di obiettivi, di strutture, attività realizzando una forte interazione ed integrazione di conoscenze differenti (retailer-led model e third-branding model). Alla fine di questo processo, ottenuto un alto trasferimento di conoscenza dal settore bancario/finanziario, le imprese della distribuzione commerciale giungono a considerare opportuno gestire in piena autonomia l’erogazione dei servizi finanziari attraverso la costituzione di proprie filiali finanziarie (DIY-banking model) negoziando con diversi produttori finanziari i singoli servizi che compongono la propria offerta.;

Mario Risso, I servizi finanziari nell'offerta delle imprese commerciali in "ECONOMIA E DIRITTO DEL TERZIARIO " 3/2002, pp , DOI: