Il modello di amministrazione per servizi e le linee evolutive di gestione (2a parte)

Titolo Rivista ECONOMIA E DIRITTO DEL TERZIARIO
Autori/Curatori Francesco Ciro Rampulla, Livio Pietro Tronconi
Anno di pubblicazione 2006 Fascicolo 2006/1 Lingua Italiano
Numero pagine 43 P. Dimensione file 143 KB
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La Pubblica Amministrazione è stata incisa nel suo più pregnante profilo funzionale, quello caratterizzato dal largo impiego della provvedimentazione, e più recentemente dall’ampio utilizzo di strumenti di pianificazione e programmazione, mutando in favore di relazioni improntate, da un lato, alla rapportualità di stampo pattizio con i cittadini, le imprese, nonché le altre amministrazioni e, dall’altro, con una espansione del modulo per servizi, per i quali si è registrato negli ultimi tempi un progressivo processo di esternalizzazione determinato dalle c.d. privatizzazioni. L’espansione del modulo per servizi consente di valutare i diversi fattori che ne hanno caratterizzato il processo evolutivo, verso il quale hanno comunque concorso norme disposte ai diversi livelli istituzionali, apportando sia elementi di stampo comunitario in forma di principi, sia elementi di normazione domestica in forma di regole preordinate a disciplinare le modalità di costituzione dei servizi, i tempi entro cui realizzarli, le deroghe, le riserve pubbliche e le garanzie per l’utenza. E’ quindi emerso come sul fronte delle scelte da operare in sede costitutiva, il legislatore abbia optato, in alcuni casi, per una riserva di legge, mentre in altri per un rinvio all’esercizio di discrezionalità decisoria in capo all’Amministrazione, intervenendo in punto di costituzione del servizio sulla scelta della struttura organizzativa. A questo proposito, fatta salva la distinzione tra moduli organizzatori a conservata matrice pubblica e moduli a matrice imprenditoriale, la considerazioni in essi di elementi comuni porta a ritenere dominanti i distinti e diversi servizi pubblici in ragione della funzione economica o sociale, in relazione alla rilevanza territoriale nazionale, regionale o locale, ovvero in funzione delle forme di aggregazione o meno dell’utenza destinataria delle prestazioni o dei beni. Le forme di gestione alle quali si è affidata la pubblica amministrazione risentono di scelte di fondo operate dal legislatore, il quale ha provveduto ad introdurre nel tempo moduli improntati all’imprenditorialità e da quali emerge, a sua volta ed in termini inequivocabili, una tendenziale predilezione per le società.;

Francesco Ciro Rampulla, Livio Pietro Tronconi, Il modello di amministrazione per servizi e le linee evolutive di gestione (2a parte) in "ECONOMIA E DIRITTO DEL TERZIARIO " 1/2006, pp , DOI: