Banche, cultura dei fidi e capitale sociale: si può finanziare la fiducia nel territorio?

Titolo Rivista ECONOMIA E DIRITTO DEL TERZIARIO
Autori/Curatori Alessandro Carretta, Vincenzo Farina, Paola Schwizer
Anno di pubblicazione 2007 Fascicolo 2007/1 Lingua Italiano
Numero pagine 9 P. 153-161 Dimensione file 32 KB
DOI
Il DOI è il codice a barre della proprietà intellettuale: per saperne di più clicca qui

Qui sotto puoi vedere in anteprima la prima pagina di questo articolo.

Se questo articolo ti interessa, lo puoi acquistare (e scaricare in formato pdf) seguendo le facili indicazioni per acquistare il download credit. Acquista Download Credits per scaricare questo Articolo in formato PDF

Anteprima articolo

FrancoAngeli è membro della Publishers International Linking Association, Inc (PILA)associazione indipendente e non profit per facilitare (attraverso i servizi tecnologici implementati da CrossRef.org) l’accesso degli studiosi ai contenuti digitali nelle pubblicazioni professionali e scientifiche

La fiducia rappresenta una sorta di infrastruttura invisibile nell’ambito del capitale sociale, che identifica l’insieme delle norme comportamentali che incrementano la cooperazione ed è riferito al complesso delle istituzioni, delle strutture legali e delle regole di governo di un certo contesto. L’applicazione del concetto di capitale sociale all’ambito delle relazioni fra banche ed imprese porta a definire un particolare approccio di concessione del credito che si fonda principalmente su garanzie di tipo sociale e che si costruisce, nel corso del tempo, sia sulla base della fiducia e della reputazione del debitore, sia sulla base delle relazioni che quest’ultimo intrattiene all’interno del contesto di appartenenza e che in qualche modo possono fungere da meccanismo di tipo sanzionatorio in caso di inadempienza. Il lavoro si propone di indagare le relazioni esistenti fra il capitale sociale e l’orientamento culturale sotteso alle politiche di affidamento degli intermediari finanziari attraverso un’analisi cross-country condotta su un campione di 16 paesi OCSE. In termini generali, è possibile distinguere due orientamenti di fondo sottesi alle politiche dei fidi: un orientamento alla relazione (relationship lending) e un orientamento alla transazione (transaction lending). I risultati sembrano confermare l’ipotesi di fondo della verifica, relativa al fatto che maggiori livelli di capitale sociale possano spiegare i differenti orientamenti culturali degli intermediari finanziari per quanto riguarda le politiche dei prestiti. In particolare, a livelli più elevati di capitale sociale corrisponde una tendenza, da parte delle banche, ad instaurare relazioni esclusive con un minor numero di imprese nell’ambito di un orientamento prevalentemente di tipo relazionale. L’effetto positivo associato al capitale sociale in chiave di sviluppo di un certo territorio induce a riflettere circa l’opportunità di investire maggiori risorse nella fiducia e nel capitale sociale, che possono costituire importanti elementi di miglioramento del rapporto banca-impresa a livello locale.;

Alessandro Carretta, Vincenzo Farina, Paola Schwizer, Banche, cultura dei fidi e capitale sociale: si può finanziare la fiducia nel territorio? in "ECONOMIA E DIRITTO DEL TERZIARIO " 1/2007, pp 153-161, DOI: