Firms’ death rate and spatial agglomeration. Evidence on the resilience of italian local Production systems

Titolo Rivista RIVISTA DI ECONOMIA E STATISTICA DEL TERRITORIO
Autori/Curatori Giulio Cainelli, Sandro Montresor, Marzetti Giuseppe Vittucci
Anno di pubblicazione 2012 Fascicolo 2012/3 Lingua Inglese
Numero pagine 26 P. 101-126 Dimensione file 1435 KB
DOI 10.3280/REST2012-003006
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The paper investigates the role spatial agglomeration has in affecting firm mortality of industries. In particular, the role of variety and specialization is addressed, along with the extent to which industrial clusters can be retained industrial districts. Empirical evidence is provided for a large panel of Italian provinces and manufacturing sectors, over the period 1995-2007. Urbanization economies, rather than localization ones, significantly diminish firm mortality of industries at the local level. The same holds true for industrial variety, even far from the specialization core. Industrial districts, instead, are neither safe nor dangerous places for firms, unless variety is controlled for. Preliminary evidence is also provided by the serial and spatial autocorrelation of firm’ death and start-up rates.

L’analisi delle dinamiche demografiche delle imprese è ormai uno dei temi più discussi dell’organizzazione industriale. La crescente disponibilità di microdati e i recenti progressi delle tecniche econometriche hanno portato il focus della letteratura sulle loro determinanti firm-specific, mentre le determinanti industry-specific e location-specific hanno ricevuto meno attenzione. Tuttavia, l’agglomerazione spaziale delle imprese è fonte importante di esternalità, il cui effetto sulle performance economiche regionali dipende anche dal loro impatto sulla probabilità di sopravvivenza delle imprese. Questa estensione è ancora più importante nel caso dei distretti industriali, in cui i fattori sociali interagiscono con le economie di agglomerazione. Nel tentativo di colmare questa lacuna, il presente lavoro analizza in modo mirato l’impatto delle determinanti a livello settoriale e di localizzazione sul tasso di mortalità d’impresa nei sistemi locali di produzione, controllando indirettamente per le determinanti firm-specific. Metodi e risultati Nell’analisi econometrica è utilizzato un panel a livello settore-Provincia (23 settori-103 Province) per l’economia italiana che copre un arco di più di dieci anni (dal 1995 al 2007), ottenuto incrociando il database Movimprese con i dati dei censimenti ISTAT. Le economie agglomerative sono misurate facendo ricorso a misure di specializzazione relativa settoriale, (related e unrelated) variety e densità di popolazione. Si misura anche il "grado di distrettualizzazione" del settore-Provincia e si introducono controlli per le altre possibili determinanti (produttività media, costo del lavoro, ciclo regionale, quota della manifattura, orientamento all’export ecc.). I risultati delle stime mostrano che le economie di agglomerazione, in generale, riducono in modo significativo la mortalità settoriale a livello provinciale. Da un lato, si ha un impatto negativo dell’urbanizzazione, suggerendo un ruolo per le politiche infrastrutturali nel promuovere la longevità delle imprese. Dall’altro, anche la varietà, intra- ed extra-settoriale, gioca un ruolo importante. L’impatto del grado di distrettualizzazione è invece meno univoco. I distretti industriali sembrano contenere potenziali meccanismi che favoriscono la sopravvivenza delle imprese, ma solo interagendo con la varietà. Infine, l’analisi descrittiva preliminare dei pattern spaziali e temporali delle dinamiche demografiche d’impresa rivela le interessanti autocorrelazioni spaziali e temporali delle variabili legate alla demografia d’impresa. Di tali aspetti occorre tenere conto nell’analisi degli effetti delle economie di agglomerazione sulla mortalità. Conclusioni L’agglomerazione spaziale ha effetti significativi sulla mortalità d’impresa a livello settoriale. Le economie di urbanizzazione riducono in modo significativo la mortalità. E lo stesso vale per la varietà, anche quella distante dal core di specializzazione. I distretti industriali, invece, non risultano essere per le imprese posti né più né meno sicuri, a meno che la distrettualizzazione non interagisca con la varietà.

Keywords:Mortalità di impresa, distretti industriali, agglomerazione spaziale, varietà

Jel codes:R11; R12; L11; G20

  • Agglomeration economies in Italy: impact on heterogeneous firms’ exit in a multilevel framework Anna M. Ferragina, Fernanda Mazzotta, in Economia e Politica Industriale /2015 pp.395
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  • Local Agglomeration Economies: What Impact on Multinational and National Italian Firms’ Survival? Anna Maria Ferragina, Fernanda Mazzotta, in Procedia - Social and Behavioral Sciences /2014 pp.8
    DOI: 10.1016/j.sbspro.2013.12.843
  • Entrepreneurial ecosystems and economic resilience at local level Donato Iacobucci, Francesco Perugini, in Entrepreneurship & Regional Development /2021 pp.689
    DOI: 10.1080/08985626.2021.1888318
  • Spatial Concentration in Relation to Industrial Resilience An-Ting Cheng, in Sustainability /2023 pp.3546
    DOI: 10.3390/su15043546
  • Agglomeration and Firm Performance Dirk Fornahl, Nils Grashof, Cathrin Söllner, pp.11 (ISBN:978-3-319-90574-7)
  • Do European Funds support the formation of firms? New evidence from Italy Andrea Ciffolilli, Eleonora Cutrini, Marco Pompili, in Regional Science Policy & Practice /2019 pp.549
    DOI: 10.1111/rsp3.12205

Giulio Cainelli, Sandro Montresor, Marzetti Giuseppe Vittucci, Firms’ death rate and spatial agglomeration. Evidence on the resilience of italian local Production systems in "RIVISTA DI ECONOMIA E STATISTICA DEL TERRITORIO" 3/2012, pp 101-126, DOI: 10.3280/REST2012-003006