Capitale proprio e ricapitalizzazioni. Fisiologia e patologia

Titolo Rivista ECONOMIA E DIRITTO DEL TERZIARIO
Autori/Curatori Michele Patané
Anno di pubblicazione 2012 Fascicolo 2012/2 Lingua Italiano
Numero pagine 20 P. 175-194 Dimensione file 134 KB
DOI 10.3280/ED2012-002002
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Il saggio offre una chiave di lettura per definire, valutare e classificare una specifica richiesta di nuovo capitale. In altri termini evidenzia le tipologie di sviluppi gestionali che inducono un’azienda ad assumere la decisione di varare un’operazione sul capitale a titolo oneroso. Il saggio si distingue dai filoni di studi più tradizionali che specialmente per la aziende bancarie dibattono sulla riforma della regolamentazione dei requisiti patrimoniali e sull’attitudine degli stessi a fronteggiare adeguatamente le diffuse situazioni di instabilità finanziaria. Il saggio si sviluppa a monte, ed in questo risiede la sua specificità, in ambiti poco investigati e con una logica rigorosamente economico- aziendale. Seguendo questo approccio scientifico mira ad individuare i filtri interpretativi che saldano le condizioni di instabilità del governo aziendale alle riconducibili operazioni sul capitale con le quali gli amministratori mirano a correggere, ripristinare o rilanciare condizioni di equilibrio operativo. Questi ultimi si rendono infatti necessari per conoscere i reali motivi che inducono a varare operazioni sul capitale oltre che per accertare se le medesime si inseriscono in percorso d’impresa che a seconda dei casi rientri nei confini della fisiologia o in quelli della patologia della gestione aziendale. Il lavoro propone una successione di aree di riflessione che ricollocano nella giusta centralità lo studio di dette operazioni quando si deve valutare lo stato di salute d’azienda. Le conclusioni si concentrano sull’opportunità che le operazioni sul capitale siano obbligatoriamente e preventivamente corredate da molte informazioni. Dette informazioni vanno nella direzione di richiamare il senso di responsabilità degli amministratori che le propongono e di accrescere la capacità valutativa da parte dei potenziali destinatari. Le decisioni innovative, gli interventi strutturali e l’acquisizione di quote di attività intangibili, da finanziare con mezzi patrimoniali o similmente tali, devono essere assunte in condizioni di massima sicurezza. In circostanze normali devono essere finanziate con risorse patrimoniali precedentemente accantonate. Eccezionalmente i tempi di realizzazione possono contrarsi mediante la preventiva richiesta di ulteriori conferimenti o di finanziamenti di carattere straordinario. La compagine sociale nella sua interezza deve essere tuttavia opportunamente ed adeguatamente preinformata. Richieste di nuovi apporti, in corso d’opera o successive ad operazioni già concluse, sono sempre discutibili. Sono quantomeno espressione di inadeguata trasparenza di importanti processi decisionali. Nei casi più censurabili segnalano invece inesatte valutazioni dell’impatto finanziario, economico e patrimoniale dei progetti già avviati.;

Michele Patané, Capitale proprio e ricapitalizzazioni. Fisiologia e patologia in "ECONOMIA E DIRITTO DEL TERZIARIO " 2/2012, pp 175-194, DOI: 10.3280/ED2012-002002