Liberalizzazioni e regolazione pubblica tra isomorfismo e resilienza: il caso italiano

Titolo Rivista SOCIOLOGIA DEL LAVORO
Autori/Curatori Davide Arcidiacono, Rita Palidda
Anno di pubblicazione 2015 Fascicolo 2015/139 Lingua Italiano
Numero pagine 16 P. 107-122 Dimensione file 155 KB
DOI 10.3280/SL2015-139009
Il DOI è il codice a barre della proprietà intellettuale: per saperne di più clicca qui

Qui sotto puoi vedere in anteprima la prima pagina di questo articolo.

Se questo articolo ti interessa, lo puoi acquistare (e scaricare in formato pdf) seguendo le facili indicazioni per acquistare il download credit. Acquista Download Credits per scaricare questo Articolo in formato PDF

Anteprima articolo

FrancoAngeli è membro della Publishers International Linking Association, Inc (PILA)associazione indipendente e non profit per facilitare (attraverso i servizi tecnologici implementati da CrossRef.org) l’accesso degli studiosi ai contenuti digitali nelle pubblicazioni professionali e scientifiche

Negli anni della recente crisi economica, le liberalizzazioni hanno assunto una nuova preminenza nel dibattito pubblico nel Sud d’Europa e in paesi come l’Italia. Le riforme economiche varate si sono però confrontate con un ambiente istituzionale poco "ricettivo" e l’azione di convergenza europea non ha prodotto gli effetti auspicati. L’analisi proposta prova a spiegare in quest’ottica la lentezza e limiti di un processo di riforma di tipo top-down assai poco coerente con la cultura corporativa e familista del Paese. In questo scenario i costi sociali delle liberalizzazioni sembrano assai più alti dei benefici proprio in assenza di un adeguato sistema di coordinamento pubblico e di legittimazione degli attori coinvolti.;

Keywords:Mercato, regolazione, privatizzazione, capitalismo, istituzioni

  1. Keynes J.M. (1936). The general theory of employment, interest and money. (trad. it.: Teoria generale dell’occupazione, dell’interesse, della moneta. Torino: Utet, 2006).
  2. La Spina A., Majone G. (2000). Lo Stato Regolatore. Bologna: il Mulino.
  3. Magliulo A. (1999). La Costituzione Economica dell’Italia nella Nuova Europa. Un’interpretazione storica. Studi e Note di Economia, 3: 162-189. Mattei U., Reviglio E. (2010). Le s.p.a. pubbliche, le privatizzazioni formali e le strutture giuridiche delle società che gestiscono servizi pubblici e beni comuni. In: Pennacchi L., cit.
  4. Mazzucato M. (2014). Lo stato innovatore. Roma-Bari: Laterza.
  5. Montesi C. (2010). Pubblico, privato, comune. Lezioni dalla crisi mondiale. La Rivista delle politiche sociali, 4: 137-160.
  6. Nuti Giovannetti F. (2001). La valutazione economica delle decisioni pubbliche. Dall’analisi costi benefici alle valutazioni contingenti. Torino: Giappichelli.
  7. Olson M. (1965). The Logic of Collective Action: Public Goods and the Theory of Groups. Cambridge MA.: Harvard University Press.
  8. Onida F. (2014). Lo stato catalizzatore. Il Mulino, 3: 498-504. DOI: 10.1402/7698
  9. Ostrom E. (2006). Governare i beni collettivi. Venezia: Marsilio.
  10. Parrini D. (2013). Rc-auto, un’indagine senza novità.
  11. Pedersini R. (2009). Le riforme dei servizi pubblici. Stato e mercato, 85: 95-126.
  12. Pennacchi L. a cura di (2010). Pubblico, privato, comune. Lezioni dalla crisi mondiale. Roma: Ediesse.
  13. Polanyi K. (1944). The Great Transformation. New York: Farrar & Rinehart (trad. it.: La grande trasformazione. Torino: Einaudi, 1974).
  14. Polanyi K. (1977). The Liveliwood of Man. New York: Academic Press (trad. it.: La sussistenza dell’uomo, Torino, Einaudi, 1983).
  15. Rodotà S. (2012). Il valore dei beni comuni. La Repubblica, 5 gennaio.
  16. Salvati M. (2006). Un commento. Stato e mercato, 1: 19-22. DOI: 10.1425/2184
  17. Salvati M. (2010). Capitalismo, mercato e democrazia. Bologna: il Mulino.
  18. Schmidt V. (2003). The Future of European Capitalism. Oxford: Oxford University Press.
  19. Smith A. (1776). An Inquiry into the Nature and causes of Wealth of Nations, Edinburgh (trad. it.: Indagine sulla natura e le cause della ricchezza delle nazioni. Milano: Isedi, 1976).
  20. Stiglitz J., Lin J., Monga C. (2013). Introduction: the Rejuvenation of Industrial Policy. In: Stiglitz J., Lin J., a cura di, The industrial Policy Revolution I: the Role of Government beyond Ideology. New York: Palgrave Macmillan.
  21. Trigilia C., Burroni L. (2009). Italy: rise, decline and restructuring of a regionalized capitalism. Economy and Society, vol. 38, n. 4: 630-653.
  22. Vannucci A., Cabeddu R. (2009). La sfida mancata dell’economia della conoscenza. L’impossibile liberalizzazione del sistema politico italiano. In: Società Libera, a cura di, VII Rapporto sul Processo di Liberalizzazione della Società Italiana. Milano: FrancoAngeli.
  23. Zamagni S. (2007). L’economia del bene comune. Roma: Città nuova.
  24. Istituto Bruno Leoni (2013). “L’indice delle liberalizzazioni. Report annuale 2012”.
  25. Hörpner M., Schäfer A (2007). Una nuova fase dell’integrazione europea. Stato e mercato, 81: 378-407. DOI: 10.1425/2590
  26. Hall P.A., Soskice D., a cura di (2001). Varieties of Capitalism. The Institutional Foundations of Comparative Advantage. Oxford: Oxford University Press.
  27. Hahn R.W., Hird E.J. (1991). The costs and benefits of Regulation: Review and Synthesis. The Yale Journal of Regulation, Volume 8, 1: 233-278.
  28. Florio M. (2014). Stato, conoscenza e ricchezza delle nazioni. Il Mulino, 3: 492-497. DOI: 10.1402/7697
  29. Durkheim E. (1893). De la division du travail social. Paris: Alcan (trad. it.: La divisione del lavoro sociale. Milano: Comunità, 1962).
  30. Di Benedetto M. (2013). Le liberalizzazioni e la costituzione. In: Mattarella B.G., Natalini A., a cura di, La regolazione intelligente. Un bilancio critico delle liberalizzazioni italiane. Bagni a Ripoli (Firenze): Passigli editore.
  31. Della Sala V. (2004). The Italian model of capitalism: On the road between globalization and Europeanization? Journal of European Public Policy. Vol. 11: 1041-57.
  32. Consumers’ Forum (2013). “Consumatori, imprese, istituzioni: idee a confronto. Report volume II”. Roma.
  33. Castel R. (2010). Nella società degli individui. Note sulla dimensione socioantropologica della protezione sociale. Rivista delle politiche sociali, 4: 11-30.
  34. Bruni L.,Zamagni S. (2004). Economia civile. Efficienza, Equità, Felicità pubblica. Bologna: il Mulino.
  35. Boyer R., Caillé A., Favereau O. (2008). Towards an Institutinalist Political Economy. Revue du MAUSS permanente.
  36. Bowman et al. (2014). The end of the experiment? From competition to the foundational economy. New York: Palgrave Macmillan.
  37. Barca F. (2006). Istituzioni e sviluppo: lezioni dal caso italiano. Stato e mercato, 76: 4-13. DOI: 10.1425/21846
  38. Arcidiacono D. (2013). Consumatori Attivi. Scelte d’acquisto e partecipazione per una Nuova Etica Economica. Milano: FrancoAngeli.
  39. Andriani S. (2010). Le origini in Italia della cultura della programmazione. In: Pennacchi L., cit.
  40. Andreotti, A., Marisol Garcia S., Gomez A., Hespanha P., Kazepof Y., Mingione E. (2001). Does a Southern European Model Exist? Journal of European Area Studies, 1: 43-62. DOI: 10.1111/j.1468-2427.2010.01015
  41. Amable B. (2003). The Diversity of Modern Capitalism. Oxford: Oxford University Press.

  • I Costi Della Criminalitt Organizzata Nel Settore Agroalimentare Italiano (The Costs of Organized Crime in the Italian Agro-Food Sector) Gaetano Perone, in SSRN Electronic Journal /2018
    DOI: 10.2139/ssrn.3175867

Davide Arcidiacono, Rita Palidda, Liberalizzazioni e regolazione pubblica tra isomorfismo e resilienza: il caso italiano in "SOCIOLOGIA DEL LAVORO " 139/2015, pp 107-122, DOI: 10.3280/SL2015-139009