Verso una nuova fase del processo di valorizzazione del patrimonio militare italiano?

Titolo Rivista TERRITORIO
Autori/Curatori Francesco Gastaldi,, Federico Camerin
Anno di pubblicazione 2017 Fascicolo 2017/80 Lingua Italiano
Numero pagine 6 P. 151-156 Dimensione file 791 KB
DOI 10.3280/TR2017-080020
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Nonostante una lunga vicenda, ancor oggi molti Comuni italiani non riescono a utilizzare il patrimonio immobiliare pubblico dismesso come occasione di rigenerazione e di sviluppo urbano. Il continuo cambiamento di obiettivi e strumenti a livello nazionale ha generato a livello locale illusioni e frustrazioni negli attori istituzionali ed economici, causando uno stato di perenne indeterminazione. Il Governo Renzi sembra però segnare un’inversione di tendenza verso una maggiore operatività al fine di giungere a concrete opportunità di valorizzazione delle aree e degli immobili ex militari. L’aggiornamento di 3 protocolli d’intesa per Milano, Torino e Roma di fine 2014 e il procedimento innovativo dell’ex Arsenale di Pavia per la sottoscrizione di un accordo di programma ai sensi del decreto ‘Sblocca Italia’ del 2015 si muovono nell’ottica di un superamento dei problemi di coordinamento fra attori e di rapporto con la strumentazione urbanistica;

Keywords:Patrimonio militare dismesso; immobili pubblici; rigenerazione urbana

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Francesco Gastaldi,, Federico Camerin, Verso una nuova fase del processo di valorizzazione del patrimonio militare italiano? in "TERRITORIO" 80/2017, pp 151-156, DOI: 10.3280/TR2017-080020