«Le industrie culturali e creative»: una formula fortunata, ma ancora in cerca di identità (giuridica)

Titolo Rivista RIVISTA ITALIANA DI DIRITTO DEL TURISMO
Autori/Curatori Lidianna Degrassi
Anno di pubblicazione 2018 Fascicolo 2018/22 Lingua Italiano
Numero pagine 25 P. 7-31 Dimensione file 176 KB
DOI 10.3280/DT2018-022001
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Inquadrare concettualmente la formula «CCI - Industrie culturali e creative» è un'operazione di cui si è occupata principalmente la dottrina economica della cultura. Il presente contributo offre alla comunità scientifica alcuni spunti di riflessione da un punto di vista giuridico, in particolare in relazione al diritto dell'UE e al diritto interno. Ciò che rende la definizione un unicum nel panorama del diritto pubblico multilivello è la specificità del CCI, che, allo stesso tempo, indaga i profili di «cultura», «creatività» e di «industria/economia». Ciò acquista rilevanza anche nell'ordinamento giuridico italiano, perché la Costituzione repubblicana non conosce questa nozione, il che fa sì che gli studiosi ne diano un'interpretazione sistematica. Oltre a questo, avendo a che fare con una forma di stato regionale, occorre rendersi conto di come sono distribuite le competenze tra Stato e Regioni, a causa dell’eterogeneità del settore del CCI. L'incertezza della nozione di diritto costituzionale ha permesso al legislatore statale di introdurne una simile, ma non identica: quella di «imprese culturali e creative», su cui, nel paragrafo finale, questo lavoro cerca di riflettere in prima battuta;

  • Patrimonio culturale e turismo trasformativo: nuovi modelli di sviluppo e opportunità per territori autentici Francesco Morandi, in SOCIOLOGIA URBANA E RURALE 126/2022 pp.118
    DOI: 10.3280/SUR2021-126007

Lidianna Degrassi, «Le industrie culturali e creative»: una formula fortunata, ma ancora in cerca di identità (giuridica) in "RIVISTA ITALIANA DI DIRITTO DEL TURISMO" 22/2018, pp 7-31, DOI: 10.3280/DT2018-022001