Titolo Rivista MINORIGIUSTIZIA
Autori/Curatori Catia Fanton, Maria Teresa Scappin
Anno di pubblicazione 2017 Fascicolo 2017/1
Lingua Italiano Numero pagine 6 P. 76-81 Dimensione file 65 KB
DOI 10.3280/MG2017-001009
Il DOI è il codice a barre della proprietà intellettuale: per saperne di più
clicca qui
Qui sotto puoi vedere in anteprima la prima pagina di questo articolo.
Se questo articolo ti interessa, lo puoi acquistare (e scaricare in formato pdf) seguendo le facili indicazioni per acquistare il download credit. Acquista Download Credits per scaricare questo Articolo in formato PDF
FrancoAngeli è membro della Publishers International Linking Association, Inc (PILA)associazione indipendente e non profit per facilitare (attraverso i servizi tecnologici implementati da CrossRef.org) l’accesso degli studiosi ai contenuti digitali nelle pubblicazioni professionali e scientifiche
L’affidamento familiare richiede persone che volontariamente si mettano a disposizione per accogliere nella loro famiglia, nella loro casa, nella loro vita, un bambino "temporaneamente privo di un ambiente familiare idoneo alla sua crescita". Vivere l’affidamento vuol dire sperimentare, attraverso le storie, una genitorialità particolare: una "genitorialità a tempo". In ogni storia di affidamento si creano legami che aiutano i bimbi a crescere e che saranno un prezioso sostegno per la vita futura. Gli affidatari possono inoltre essere presenza discreta di affiancamento quando il tempo dell’affido è terminato e si percorre un altro tratto di strada, per poi sfumare nel tempo. Le autrici, a partire della loro esperienza personale, affrontano il tema anche con riguardo alla legge 173/2015, che rappresenta il risultato di anni di esperienze con i bambini e un altro passo avanti nella tutela dei loro diritti e della loro storia.;
Keywords:Affidamento familiare, genitorialità, continuità affettiva.
Catia Fanton, Maria Teresa Scappin, La genitorialità a tempo degli affidatari in "MINORIGIUSTIZIA" 1/2017, pp 76-81, DOI: 10.3280/MG2017-001009