Agenda 2000: l'agricoltura grossetana di fronte alla nuova politica agricola comune

La riforma della politica agricola dell'UE, approvata nel 1999 e nota con il nome di Agenda 2000, ha introdotto cambiamenti significativi, benché graduali, nel quadro degli incentivi per il settore primario dei paesi membri. In questi primi anni di sua parziale applicazione sono fioriti gli studi per la valutazione del suo impatto sul settore anche in vista della possibile revisione di alcuni dei parametri fissati prevista per il 2002 ( mid-term review ). Questi studi si differenziano sotto diversi aspetti, da quelli metodologici a quelli riguardanti le porzioni di agricoltura sulle quali l'impatto è valutato. La ricerca, presentata in questo volume, è stata svolta in un'area circoscritta ed ha come sua caratteristica qualificante quella di fondarsi su di un'analisi di tipo micro-economico che tiene conto della diversificazione dimensionale e produttiva delle imprese che operano sul territorio ma di consentire, nel tempo stesso, una valutazione aggregata a livello provinciale dei risultati economici e dell'utilizzazione delle risorse che scaturiscono da Agenda 2000.

Questa indagine fa parte di un più vasto programma di ricerca finalizzato alla valutazione dell'impatto della riforma sull'agricoltura dell'Europa mediterranea al quale hanno partecipato università italiane e straniere.

Liano Angeli , è professore ordinario di Economia e politica agraria dell'Università della Tuscia di Viterbo. È autore, tra l'altro, di numerose monografie sull'agricoltura toscana.

Anna Carbone , è ricercatore per il corso di Complementi di economia agraria presso il Dipartimento di Economia agro-forestale e dell'ambiente rurale (Dear) dell'Università della Tuscia.

Simone Severini , è ricercatore per il corso di Metodi quantitativi per l'analisi economica presso il Dipartimento di Economia agro-forestale e dell'ambiente rurale (Dear) dell'Università della Tuscia.