Alfieri e la crisi europea

Nicolò Mineo

Alfieri e la crisi europea

Una rilettura dell’opera dell’astigiano in rapporto alla situazione soggettiva e oggettiva: il tempo dell’autore e il tempo dell’Italia e dell’Europa nel loro intersecarsi e sintetizzarsi.

Edizione a stampa

26,00

Pagine: 220

ISBN: 9788820408183

Edizione: 1a edizione 2012

Codice editore: 1051.11

Disponibilità: Discreta

La riflessione dell'Autore su Alfieri è di varia impostazione e finalizzazione. Ha radici in antiche letture e si è esercitata alternativamente sulla problematica generale e su aspetti particolari, da un tentativo di rilettura complessiva del teatro tragico alla definizione sintetica dell'intero percorso dell'astigiano, da una messa a punto di determinate fasi della critica nella sua motivazione profonda al formarsi e svolgersi della poetica, al definirsi di una coscienza etico-politica, dall'analisi di una singola tragedia, Mirra, vista come il massimo approdo, ad analisi di altre tragedie, Antigone e Oreste, studiate specificamente nella loro storia redazionale per coglierne orientamenti e processi elaborativi.
Sempre l'orizzonte è stato di natura storica, per una esigenza di capire l'opera in rapporto alla situazione soggettiva e oggettiva: il tempo dell'autore e il tempo dell'Italia e dell'Europa nel loro intersecarsi e sintetizzarsi. Il titolo vuole emblematicamente codificare in una formula l'idea e la convinzione che hanno ispirato tutti i saggi.

Nicolò Mineo professore emerito di Letteratura italiana è stato Preside dal 1999 al 2005 della Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Catania, di cui ha diretto per un ventennio il Dipartimento di Filologia moderna. È stato Presidente della Fondazione Verga. Ha fondato nel 1980 e condirige la rivista "Le forme e la storia". Fa parte del comitato scientifico delle riviste "Siculorum Gymnasium", "Annali della Fondazione Verga", che ora dirige, "Moderna", "Linguistica e letteratura", "Letteratura italiana antica" e "Crocevia". Si è occupato e si occupa soprattutto di Dante e della letteratura italiana dal Settecento al Novecento, e in particolare di Alfieri, Foscolo, Monti, Leopardi, Manzoni, Giusti, Carducci, Verga, Pirandello, Brancati, Sciascia, Addamo. Ha scritto anche su Cielo d'Alcamo e Boccaccio e si è occupato di teoria letteraria. Tra le sue opere: Profetismo e Apocalittica in Dante (1968), Dante (1970), Foscolo (1976), Cultura e letteratura dell'età napoleonica (1976), Letteratura in Sicilia (1988), Vincenzo Monti: la ricerca del sublime e il tempo della rivoluzione (1991), Cultura e letteratura del Settecento in Italia (2001 - riedito nel 2011, ampliato e rivisto, con il titolo Cultura e Illuminismo. La letteratura italiana del Settecento), Dante: un sogno di armonia terrena (2005), Letture e saggi per Dante (2007). Nuovi saggi e letture dantesche sono in corso di pubblicazione.



Premessa
Per una rilettura del teatro tragico alfieriano
Vittorio Alfieri nella crisi dell'antico regime
L'idea di tragedia: una poetica in progress
La tragedia alfieriana nella critica tra le due guerre
Per una storia dell'Antigone
I significati della Mirra
Per l'Oreste
Ritratto di Vittorio Alfieri
Indice dei nomi.

Collana: Letteratura italiana. Saggi e strumenti

Argomenti: Letteratura

Livello: Studi, ricerche

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