La Bibliografía del Federalismo europeo, di cui si presenta il primo volume, prende avvio dal periodo in cui si svolge la riflessione dei costituenti americani (1776-1788): con essa infatti, per la prima volta nella storia, si supera il modello confederale e si traccia, sia pure inconsapevolmente, la fisionomia del modello federale.

Perché l'Europa? Alla base di questa scelta si colloca la stessa originalità del percorso europeo. A differenza degli Stati Uniti d'America, che hanno vissuto la loro stagione federalista nel breve tempo della fase costituente della loro federazione, l'Europa ha infatti sviluppato, nel corso di oltre due secoli, una storia del pensiero federalista nel quale sono ravvisabili due cicli: quello utopico e quello politico. Il pensiero utopico, coevo alla fondazione degli Stati Uniti giunse sino alla seconda guerra mondiale senza che i federalisti, pochi e isolati, avessero saputo ingaggiare una battaglia contro lo stato nazionale, riconosciuto come il principale avversario.

Il secondo periodo vide invece l'organizzarsi e il consolidarsi di un movimento politico autonomo e sovranazionale. La lotta portata avanti da questo movimento, la battaglia condotta per l'elezione a suffragio universale diretto del Parlamento europeo e per attribuirgli il potere costituente hanno aperto una nuova fase di transizione del regime confederale dell'attuale Cee verso un regime federale.

A queste istituzioni di passaggio è dedicata l'ultima parte della bibliografia, destinata a testimoniare il ruolo di laboratorio politico assunto dall'Europa di fronte a tutta l'umanità.

Riccardo Marena, già direttore della Biblioteca dell'Istituto di scienze politiche dell'Università di Torino, è attualmente funzionario della Biblioteca interdipartimentale «Gioele Solari» della stessa Università.

Alberto Butteri è direttore della Biblioteca dell'Istituto giuridico dell'Università di Torino.

Vito Console è vice-direttore della Biblioteca nazionale universitaria di Torino.